La Regione, in un atto volto a stimolare la transizione energetica e a rispondere alle esigenze espresse dal Comitato Promotore delle Comunità Energetiche (Cpel), ha ufficialmente esteso i termini procedurali legati alla costituzione e all’operatività delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER).
Il provvedimento, che proroga la scadenza per l’adesione o la formazione di CER al 31 agosto 2026 e il termine per la rendicontazione delle spese sostenute al 31 ottobre 2026, riflette una strategia proattiva volta a superare le difficoltà incontrate nel percorso di sviluppo di queste iniziative locali.
La decisione non è frutto di una semplice routine amministrativa, ma risponde a una valutazione attenta delle dinamiche che hanno rallentato il processo.
Il recente periodo elettorale, con le sue inevitabili conseguenze sulla continuità amministrativa e sull’attività decisionale a livello locale, ha contribuito a creare un contesto operativo più complesso.
In particolare, l’affidamento dei servizi cruciali di redazione degli studi di fattibilità, passaggi indispensabili per la pianificazione e la realizzazione delle CER, ha subito ritardi significativi.
L’estensione dei termini rappresenta quindi un atto di correttivo, volto a garantire che le CER possano svilupparsi in modo adeguato, senza essere penalizzate da fattori esterni.
Il provvedimento mira a incentivare ulteriormente la creazione di queste aggregazioni locali, promuovendo l’autoconsumo collettivo di energia da fonti rinnovabile, la condivisione delle risorse energetiche tra cittadini, imprese e enti pubblici e, di conseguenza, la riduzione della dipendenza da fonti fossili.
La proroga, inoltre, offre una maggiore flessibilità agli attori coinvolti, consentendo loro di completare le procedure necessarie con maggiore tranquillità e di affrontare le sfide che spesso emergono nella fase di avvio e consolidamento di una CER.
È un segnale di supporto all’innovazione energetica dal basso, un modello di sviluppo sostenibile che coinvolge attivamente i territori e i suoi abitanti, contribuendo alla decarbonizzazione del sistema energetico regionale e alla creazione di nuove opportunità economiche e occupazionali legate alle energie rinnovabili.
Si auspica che questa proroga si traduca in un aumento significativo del numero di CER attive nel territorio regionale, accelerando la transizione verso un futuro energetico più pulito e resiliente.






