“Applausi all’omicidio di Giancarlo Siani: la battaglia contro la violenza e le mafie non si arrende mai”

Nelle ultime settimane, si è verificato un episodio sconcertante in una scuola del quartiere Vomero: durante la proiezione del film “Forapasc”, alcuni studenti hanno applaudito alla scena dell’omicidio del giornalista Giancarlo Siani, vittima della camorra nel lontano 1985. Questo gesto ha suscitato indignazione e preoccupazione, portando il fratello di Giancarlo, Paolo Siani, a esprimersi sui social media. Ha sottolineato con forza che non si dovrebbe mai applaudire davanti alla morte, indipendentemente da chi sia la vittima. Questo rispetto dovrebbe essere insito nell’animo umano: di fronte alla morte ci si ferma in silenzio, senza bisogno di spiegazioni. Tuttavia, se accade il contrario e giovani studenti manifestano approvazione per atti violenti come un omicidio, è essenziale interrogarsi sulle cause di questo comportamento. È urgente agire prima che sia troppo tardi: la sensibilizzazione contro le mafie e la violenza deve essere costante e incisiva. Nessuno può permettersi di restare indifferente o arrendersi; occorre intervenire con determinazione e coraggio per contrastare ogni forma di illegalità e ingiustizia. Paolo Siani conclude con fermezza: non ci arrenderemo mai, percheeacute; questa battaglia riguarda tutti noi e richiede il massimo impegno da parte di ciascuno.

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