venerdì 12 Dicembre 2025

1,5 milioni per proteggere i piccoli comuni alpini e piemontesi

Un investimento di 1,5 milioni di euro, un segnale tangibile di impegno verso la resilienza territoriale, destinato a 79 nuovi progetti di salvaguardia ambientale nei piccoli comuni piemontesi e valdostani, sotto i 3.000 abitanti.

Questa è la portata del bando “Protezione Civile Piccoli Comuni – Cantieri per l’Ambiente e il Territorio” 2025, promosso dalla Fondazione CRT, che rappresenta un tassello fondamentale in una strategia più ampia di contrasto agli impatti del cambiamento climatico.
Gli interventi finanziati spaziano dalla messa in sicurezza idraulica – con soluzioni volte a mitigare il rischio di alluvioni e a gestire in modo più efficace il deflusso delle acque – a interventi di consolidamento dei versanti, cruciali in un contesto montano spesso caratterizzato da frane e smottamenti.

Particolare attenzione è riservata alla riqualificazione degli alvei dei torrenti, elementi vitali per la regolazione del deflusso e la prevenzione di inondazioni, e alla prevenzione degli incendi, un ulteriore fattore di stress per gli ecosistemi alpini e prealpini.
Non meno importanti sono le iniziative volte alla tutela e gestione delle risorse idriche, con sistemi di raccolta e stoccaggio dell’acqua pensati per affrontare periodi di siccità prolungata, un rischio sempre più pressante a causa delle mutate condizioni climatiche.

“Questi cantieri,” afferma Anna Maria Poggi, Presidente della Fondazione CRT, “sono un investimento nel futuro, nella capacità delle nostre comunità di affrontare le sfide poste dal cambiamento climatico.

La sicurezza del territorio è una priorità assoluta, e la sua tutela deve partire dalle realtà più piccole, dove le conseguenze di eventi estremi possono essere particolarmente devastanti.
”La crescente frequenza e intensità di eventi meteorologici avversi – ondate di calore, siccità, alluvioni, tempeste – impongono un cambio di paradigma, passando da una logica di risposta emergenziale, spesso insufficiente e costosa, a una cultura proattiva della prevenzione e dell’adattamento.
L’azione della Fondazione CRT si inserisce in questo contesto, contribuendo a costruire una rete di protezione territoriale solida e capillare.

L’ubicazione geografica dei comuni beneficiari – prevalentemente situati in aree ad alto rischio idrogeologico – sottolinea la pertinenza e l’urgenza di questo intervento.
I dati ISPRA confermano questa situazione: le province alpine e prealpine di Torino, Cuneo, Verbano-Cusio-Ossola e Biella mostrano una pericolosità elevata per frane, mentre il rischio idraulico è particolarmente accentuato lungo i principali corsi d’acqua – Po, Tanaro, Dora Baltea, Sesia – e nelle aree limitrofe, con particolare vulnerabilità delle province di Alessandria, Vercelli e Novara.

Il progetto “Protezione Civile Piccoli Comuni” si avvia così alla sua ventunesima edizione, portando a 1.651 gli interventi realizzati dal 2004, con un investimento complessivo che si avvicina ai 19 milioni di euro.

Un impegno costante e concreto per la salvaguardia del territorio e la costruzione di un futuro più sicuro per le comunità locali, un esempio virtuoso di collaborazione tra istituzioni pubbliche e private nella tutela dell’ambiente e della resilienza territoriale.

La sfida, ora, è consolidare questa esperienza, ampliandola e innovandola per rispondere alle crescenti e sempre più complesse esigenze del nostro tempo.

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