Abruzzo, Eccellenza Agroalimentare: Successo alla Fiera dei Tartufi

L’Abruzzo si apre al mondo, confermando il suo ruolo di eccellenza agroalimentare di rilevanza internazionale.

La quarta edizione della Fiera dei Tartufi d’Abruzzo, conclusasi all’Aquila con un impressionante afflusso di oltre 35.000 visitatori, ha rappresentato un catalizzatore di opportunità commerciali, rivelando un interesse crescente per i prodotti abruzzesi da parte di mercati globali.

Il programma intensivo di incontri B2B, meticolosamente orchestrato sotto la guida di Paola Marchetti, ha visto la partecipazione di acquirenti provenienti da paesi strategici quali Corea del Sud, Australia, Cina, Arabia Saudita, Stati Uniti, Regno Unito, Spagna, Polonia e Lituania.
Queste figure chiave, rappresentanti dinamiche realtà commerciali, hanno avuto l’opportunità di valutare in prima persona la ricchezza e la diversità dell’offerta agroalimentare abruzzese, che si estende ben oltre i celebri tartufi bianchi e neri.
L’interesse dei mercati internazionali si è manifestato con particolare fervore nei confronti di prodotti unici e di alta qualità: lo zafferano, con la sua preziosa filiera produttiva, ha suscitato l’attenzione dell’Arabia Saudita, aprendo la strada a imminenti accordi di fornitura.

Parallelamente, le birre artigianali, i liquori, le farine e i legumi hanno catturato l’interesse del mercato inglese, mentre il vino abruzzese ha trovato terreno fertile in Australia.

La fiera ha rappresentato un’occasione cruciale per il networking e la costruzione di relazioni commerciali durature, ma anche per sottolineare l’importanza di un approccio strutturato all’internazionalizzazione.

Il vicepresidente della Regione Abruzzo, Emanuele Imprudente, ha evidenziato come la collaborazione tra le aziende, la creazione di filiere efficienti e la condivisione di competenze siano elementi imprescindibili per affrontare le sfide del mercato globale.

La crescita economica e occupazionale dei territori abruzzesi, in particolare quelli montani, è direttamente collegata a questa spinta verso l’export.

Il successo di questa edizione della fiera conferma che il “made in Abruzzo” è sinonimo di qualità, autenticità e innovazione, e che il potenziale di crescita del settore agroalimentare regionale è ancora vasto e inesplorato.
L’attenzione rivolta al packaging, un elemento spesso sottovalutato, testimonia la crescente consapevolezza dell’importanza di presentare i prodotti abruzzesi in modo accattivante e in linea con le aspettative dei consumatori internazionali.

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