martedì 23 Dicembre 2025

Bagna Caoda di Faule: un PAT che celebra la tradizione piemontese

La gastronomia piemontese arricchisce il suo prestigioso pantheon: la Bagna Caoda di Faule (Cuneo) si aggiunge con orgoglio all’elenco dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT), elevandosi al numero 345.
Un riconoscimento significativo, sancito dalla Giunta Regionale su proposta dell’Assessore con delega a Commercio, Agricoltura e Cibo, Turismo, Sport, Post-olimpico, Caccia e Pesca, Parchi della Regione Piemonte, Paolo Bongioanni, che consolida un’identità culinaria radicata nella storia e nel territorio.
Questa Bagna Caoda, pur mantenendo l’essenza della ricetta tradizionale – fondata sull’armonia di acciughe, aglio e olio extravergine d’oliva – si distingue per un’aggiunta distintiva: una generosa infusione di panna e latte, preferibilmente di provenienza piemontese.

Questa variante, che riflette la secolare importanza della produzione lattiero-casearia nella pianura cuneese, area geografica di Faule, ha generato, nel panorama degli appassionati, un dibattito acceso e due interpretazioni ben delineate, entrambe valide e rispettate.
L’aggiunta formale di questa versione “morbida” al registro dei PAT testimonia la volontà di valorizzare la diversità all’interno della tradizione gastronomica piemontese.
Il riconoscimento PAT non è un atto formale privo di significato; è il sigillo di un percorso di valorizzazione che affianca il prodotto a un’eccellenza regionale.
La Bagna Caoda di Faule potrà ora fregiarsi del marchio “Eccellenza Piemonte”, garanzia di qualità e autenticità, e potrà accedere a programmi di promozione e sostegno finanziario promossi dall’assessorato.

La designazione PAT è regolata da una normativa nazionale che impone la dimostrazione di metodi di lavorazione, conservazione e, ove applicabile, stagionatura, che si siano consolidati nel tempo – un arco minimo di 25 anni – e siano specifici di un determinato territorio.
La domanda, presentata dall’Accademia della Bagna Caoda di Faule il 26 febbraio 2025, ha superato un’attenta istruttoria tecnica, culminata con un sopralluogo presso il Comune di Faule il 18 settembre dello stesso anno.
Questo riconoscimento segue quello del Cappone di Racconigi, avvenuto nel 2024, e sarà formalizzato con la comunicazione al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (Masaf) entro la fine dell’anno, nell’ambito dell’aggiornamento annuale del registro dei PAT regionali.
La comunità di Faule celebra la propria Bagna Caoda con una sagra annuale che, nel 2026, raggiungerà la trenta edizione, testimoniando la sua profonda integrazione nella cultura locale e l’attrazione che esercita su visitatori e appassionati provenienti da tutto il Piemonte e oltre.

L’evento rappresenta un’opportunità unica per sperimentare l’autenticità di questa specialità e per apprezzare il legame indissolubile tra cibo, territorio e identità piemontese.

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