La prefettura di Cuneo ha celebrato meritevoli esempi di impegno civico e professionale, conferendo onorificenze al merito della Repubblica.
Tra le personalità insignite, spicca la figura di Daniela Gazzano, ufficiale di merito, la cui storia incarna una straordinaria resilienza e un profondo senso di dedizione al prossimo.
Originaria di Albenga, nel savonese, e residente a Bra, la signora Gazzano ha affrontato una sfida esistenziale che l’ha catapultata in un limbo comunicativo, una condizione che avrebbe potuto condannarla all’isolamento.
Nel 2005, a soli 39 anni e dopo la nascita della sua seconda figlia, una complessa emorragia cerebrale post-partum l’ha gettata in coma, aprendo una dolorosa parentesi di stato vegetativo.
La diagnosi, successivamente confermata, si è rivelata essere una forma di locked-in syndrome, una rara condizione neurologica che immobilita il corpo, mantenendo intatta la coscienza.
Intrappolata in un corpo silente, Daniela ha dovuto reinventare un modo per comunicare, trasformando il semplice battito di ciglia in un sofisticato sistema di segnalazione, un alfabeto oculare che le ha permesso di esprimere pensieri, emozioni e desideri.
La capacità di comunicare, seppur con mezzi non convenzionali, ha aperto a Daniela la possibilità di condividere il suo mondo interiore, culminando nella stesura del libro “Le storie magiche della radura incantata”, una raccolta di favole dedicate ai suoi figli, Leonardo e Camilla.
L’opera, dettata attraverso i suoi 110.000 battiti di ciglia, rappresenta un toccante esempio di come la creatività possa fiorire anche nelle circostanze più avverse.
Ma la sua storia non si limita alla sfera personale.
Fin dal 2007, insieme al marito Luigi, ai figli e con il supporto dell’associazione “Amici di Daniela”, si è impegnata attivamente nella promozione della tutela, dell’assistenza e della cura di persone affette da stati vegetativi, minima coscienza e locked-in syndrome.
Questo impegno si è concretizzato nella realizzazione di una casa vacanze a Laigueglia, in riviera ligure, specificamente progettata per accogliere disabili gravissimi, spesso esclusi dalle strutture ricettive tradizionali.
Attualmente, l’associazione sta lavorando alla seconda casa vacanze e alla costruzione di tre appartamenti nella faggeta di Calizzano, nel savonese, ampliando la rete di supporto per persone con disabilità complesse.
La premiazione di Daniela Gazzano, affiancata dagli insigniti commendatore Livio Tranchida, commissario dell’ospedale Santa Croce e Carle, e cavaliere Daniele Riva, comandante del reparto operativo provinciale dei carabinieri, sottolinea l’importanza di riconoscere non solo le eccellenze professionali, ma anche l’impegno umano e la capacità di trasformare la sofferenza in opportunità di aiuto e solidarietà.
La sua storia è un potente messaggio di speranza e un invito a non dimenticare coloro che, pur nella difficoltà, continuano a contribuire al benessere della comunità.







