La vicenda relativa alla nuova struttura di emergenza-urgenza dell’ospedale di Fano, e più in generale la gestione dei fondi europei destinati alla sanità regionale, è al centro di un’accesa polemica in Consiglio Regionale.
La consigliera Marta Ruggeri, esponente del Movimento 5 Stelle, ha contestato con fermezza le dichiarazioni dell’assessore alle Infrastrutture e all’Edilizia Sanitaria, Francesco Baldelli, in risposta a un’interrogazione presentata dalla stessa consigliera.
L’onere della gestione di un’opera così cruciale per la comunità marchigiana non può essere scaricato su meri adempimenti burocratici, come sembra suggerire la risposta dell’assessore, che ha reiterato argomentazioni già esposte in precedenza alla stampa, evitando di fornire elementi di novità o un quadro chiaro delle azioni intraprese per risolvere le criticità.
La gravità della situazione emerge con particolare risalto dall’ultimo giudizio di parificazione del rendiconto 2024 della Regione Marche, emesso dalla Corte dei Conti.
L’organo di controllo ha espresso un campanello d’allarme, evidenziando un rischio concreto di mancato rispetto del target europeo che impone il collaudo strutturale dell’opera entro giugno 2026.
Questo mancato rispetto non solo costituirebbe una violazione di normative internazionali, ma comporterebbe anche la potenziale perdita di fondi europei, con conseguenze negative per l’intero sistema sanitario regionale.
La consigliera Ruggeri ha inoltre riportato alla luce promesse elettorali fatte dall’assessore Baldelli durante la campagna a sostegno del candidato sindaco Luca Serfilippi, in cui si prospettava il completamento della nuova palazzina già entro giugno 2025.
Tale previsione, oggi, appare non solo eccessivamente ottimistica ma anche in contrasto con le evidenze emerse dalla Corte dei Conti, alimentando un clima di sfiducia e preoccupazione tra i cittadini.
Il nodo cruciale è rappresentato dalla responsabilità nella gestione di risorse pubbliche, in particolare quelle provenienti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
L’incapacità di fornire risposte concrete e di rispettare le tempistiche previste rischia di trasformare un’opportunità strategica per il miglioramento dell’assistenza sanitaria in un’ennesima incompiuta, un fardello per le finanze regionali e un disservizio per la popolazione.
La consigliera Ruggeri sottolinea con forza la necessità di un cambio di passo, abbandonando retoriche insulse e promesse irrealizzabili per abbracciare una gestione trasparente, responsabile e orientata ai risultati.
L’impegno della consigliera è quello di mantenere alta l’attenzione su questa questione, vigilando affinché l’opera venga completata nel rispetto dei tempi e degli standard qualitativi richiesti, e che le risorse del PNRR siano impiegate in modo efficace ed efficiente per il bene della collettività marchigiana.
Il diritto alla salute, in definitiva, non può essere compromesso da ritardi ingiustificati e promesse non mantenute.







