Gubbio, crocevia del mistero: il successo di “Giallo Natale” e uno sguardo al futuro del True CrimeUn’ondata di passione per il noir e il thriller ha animato Gubbio per l’edizione 2024 di “Giallo Natale”, un festival in continua evoluzione che ha riscosso un notevole successo di pubblico, con oltre 250 presenze al Centro Servizi Santo Spirito.
L’evento, giunto alla terza edizione, ha consolidato il suo ruolo di punto di riferimento per gli appassionati del genere, offrendo un ricco programma di incontri, dibattiti e iniziative collaterali che hanno esplorato le molteplici sfaccettature del crimine, dalla letteratura al vero racconto, dal passato al presente.
L’apertura del festival è stata segnata da “Profondo Giallo – Sfida all’ultimo Quizzote”, un format innovativo ideato in collaborazione tra “I Misteri di Gubbio” e “Capa e Cape”.
Studenti provenienti dall’Iis Cassata-Gattapone e dal Liceo Casimiri di Gualdo Tadino si sono cimentati in un quiz letterario che ha celebrato il centenario della nascita di Andrea Camilleri, autore de “Il cane di terracotta”, un’opera che ha contribuito a definire l’identità del giallo italiano.
La sfida, destinata alla trasmissione televisiva regionale, ha sottolineato l’importanza dell’educazione letteraria e la capacità del giallo di coinvolgere anche le nuove generazioni.
Il cuore del festival ha pulsato tra le pareti della Biblioteca Sperelliana, dove Salvatore Santangelo, curatore del saggio “Yog-Sothothery.
Oltre la soglia dell’immaginario di H.
P.
Lovecraft”, ha condotto un approfondimento sull’opera del maestro dell’horror cosmico.
Un viaggio inquietante nell’universo lovecraftiano, che ha esaminato le sue influenze e il suo impatto sulla cultura popolare.
L’incontro, arricchito dalla partecipazione di Giovanna Pietroni, ha testimoniato l’interesse crescente per il genere Weird e la sua capacità di affrontare temi complessi come la paura, l’ignoto e la fragilità umana.
Il festival non si è limitato all’esplorazione del giallo letterario, ma ha dedicato ampio spazio al True Crime, il genere che racconta i casi di cronaca nera con rigore e profondità.
Gli incontri dedicati al “mostro” di Firenze e ai delitti di Garlasco e Perugia hanno offerto al pubblico l’opportunità di confrontarsi con storie drammatiche e complesse, che hanno lasciato un segno indelebile nella memoria collettiva.
“Giallo Natale” si è affermato come un vero e proprio festival, capace di attrarre un pubblico eterogeneo e di generare un dibattito costruttivo su temi di grande attualità.
La curatrice Giulia Ciarapica ha già annunciato l’edizione 2026, che manterrà il focus sul True Crime, ma che introdurrà anche nuove tematiche e ospiti di prestigio.
L’appuntamento conclusivo ha visto la partecipazione di Alvaro Fiorucci, giornalista e scrittore, che ha presentato il suo libro “L’alfabeto del sangue.
Chi ha ucciso Mara Calisti?”.
Insieme al colonnello Giovanni Orienti dei carabinieri RIS, Fiorucci ha ripercorso le vicende legate all’omicidio di Mara Calisti, un caso irrisolto che continua a tormentare la comunità di Todi.
L’edizione 2024 di “Giallo Natale” si è rivelata un successo grazie all’impegno congiunto del Comune di Gubbio, della Biblioteca Sperelliana, dell’associazione “I Misteri di Gubbio” e di numerosi partner, che hanno contribuito a creare un evento di alto profilo, capace di promuovere la cultura del mistero e di valorizzare il territorio umbro.
L’evento ha testimoniato la crescente affinità del pubblico per le narrazioni oscure e la capacità di Gubbio di diventare un polo di attrazione per gli appassionati del genere.






