All’alba, nel cuore delle Alpi, al Passo della Mendola, confine naturale tra l’Alto Adige e il Trentino, un evento inatteso ha scosso la quiete montana.
Un veicolo, per cause ancora in fase di accertamento, ha perso aderenza alla carreggiata, uscendo di strada in modo apparentemente drammatico.
La dinamica dell’incidente, che fortunatamente non ha causato feriti gravi, testimonia la sottile linea che separa la sicurezza dalla potenziale tragedia sulle strade di montagna.
L’auto, dopo aver oltrepassato il limite della carreggiata, si è arrestata in posizione precaria, inclinata su una scarpata a strapiombo.
Il destino, o forse l’efficacia di una barriera di sicurezza, ha voluto che una solida sbarra impedisse un crollo ancora più grave, evitando che l’automezzo precipitasse in un burrone a picco.
La rapidità di intervento dei Vigili del Fuoco volontari di San Nicolò Caldaro, con la loro perizia e professionalità, è stata cruciale per mettere in sicurezza il veicolo e collaborare con le squadre di soccorso nelle operazioni di rimozione dei detriti e bonifica dell’area.
Questo episodio, apparentemente isolato, si inserisce in un contesto più ampio di sensibilizzazione sulla sicurezza stradale promosso dalla Provincia di Bolzano da oltre due decenni.
La campagna “No credit a una guida prudente e sicura”, un vero e proprio pilastro della prevenzione, mira a instillare nei conducenti un profondo senso di responsabilità e consapevolezza.
Quest’anno, il focus della campagna si concentra su un aspetto cruciale e spesso trascurato: la corretta manutenzione degli pneumatici.
I cartelli disseminati lungo le strade alpine ricordano con chiarezza che l’età degli pneumatici gioca un ruolo determinante nella tenuta di strada, soprattutto in condizioni climatiche avverse e su tratti di strada tortuosi come quelli del Passo della Mendola.
Pneumatici datati, anche se apparentemente in buono stato, possono presentare un’usura interna invisibile che compromette l’aderenza e aumenta il rischio di perdita di controllo.
L’iniziativa non si limita alla mera informazione; essa si propone di stimolare una riflessione più profonda sulle condizioni psicofisiche del conducente, sull’importanza di adeguare la velocità alle circostanze e sulla necessità di programmare accuratamente i viaggi in montagna, tenendo conto delle variabili ambientali e del proprio stato di forma.
Il Passo della Mendola, con la sua bellezza mozzafiato e la sua insidiosa conformazione, diventa così un monito costante: la prudenza è l’unica garanzia di un viaggio sicuro e sereno.
L’episodio odierno, in questo senso, risuona come un ammonimento a non sottovalutare mai le potenziali insidie della strada, ricordando che la sicurezza è una responsabilità condivisa.