MNR: Identità, Innovazione e Comunità, un Bilancio con Federica Rinaldi

Il Museo Nazionale Romano: un mosaico di identità, innovazione e comunitàA poco più di cento giorni dalla sua nomina, Federica Rinaldi, direttrice del Museo Nazionale Romano, traccia un bilancio dei suoi primi mesi e delinea le strategie per il futuro di un’istituzione complessa e articolata.

Il MNR, custode di un patrimonio inestimabile distribuito in quattro sedi distinte – Terme di Diocleziano, Palazzo Massimo, Crypta Balbi e Palazzo Altemps – affronta la sfida di conciliare la centralità del suo ruolo storico con l’esigenza di rinnovarsi e riconnettersi con il pubblico, locale e internazionale.
La direttrice Rinaldi, proveniente da una gestione operativa di grande respiro come responsabile del Colosseo, sottolinea la differenza sostanziale tra la dinamica di un monumento iconico, legato al turismo di massa, e quella di un museo che aspira a costruire un legame profondo con la comunità.
Mentre il Colosseo attira l’attenzione con la sua imponenza e la sua storia avvincente, il Museo Nazionale Romano necessita di rafforzare la propria identità e comunicare il valore intrinseco del suo patrimonio.

Un patrimonio che, con oltre un milione di reperti conservati nei depositi, rappresenta una risorsa straordinaria per la ricerca e per la produzione di mostre di rilevanza nazionale e internazionale.

L’apertura dei depositi, una priorità assoluta per l’amministrazione, si configura come una vetrina di opportunità.

Non solo permette di rispondere a richieste di prestito da parte di istituzioni museali di tutto il mondo, ma offre anche l’occasione di condividere il “dietro le quinte” della conservazione e della ricerca, posizionando il MNR come curatore scientifico di mostre prestigiose, come testimonia l’esposizione “Artifices.

I creatori dell’arte” a Bolzano e la prossima mostra a Melbourne.

L’alternanza di prestiti e riallestimenti interni, come dimostra l’innovativa esposizione “Memorie Sommerse” a Palazzo Massimo, rappresenta un’opportunità per svelare tesori inesplorati e creare percorsi narrativi originali, come l’affascinante collegamento tra le Terme di Diocleziano e il ponte di Valentiniano.
La direttrice Rinaldi evidenzia l’importanza di mantenere vivo l’interesse per la Crypta Balbi, un sito archeologico di eccezionale valore storico e culturale.
L’iniziativa “cantiere aperto”, nata sotto la guida di Edith Gabrielli, ha riscosso un grande successo di pubblico e proseguirà nel 2026 con un ciclo di conferenze.

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) fornisce risorse fondamentali per il restauro e la riqualificazione del sito, e l’amministrazione si impegna a restituire gradualmente alla città i lotti completati, con nuovi allestimenti e percorsi tematici.

Il Museo Nazionale Romano celebra anche la riapertura di sezioni precedentemente inaccessibili, come il Medagliere di Palazzo Massimo, un gesto simbolico che trasmette l’immagine di un’istituzione dinamica e in continua evoluzione.
Parallelamente, il museo promuove l’accessibilità culturale attraverso lo storytelling e l’utilizzo di nuovi media, con l’obiettivo di coinvolgere un pubblico sempre più ampio e diversificato.
Un elemento cruciale della strategia futura è la collaborazione pubblico-privato.
Il bando per la co-progettazione di attività di valorizzazione, con particolare attenzione all’aspetto educativo e didattico, rappresenta un passo fondamentale per creare esperienze museali innovative e coinvolgenti, in linea con la definizione Icom del museo come luogo di apprendimento, conoscenza e piacere.

La sinergia tra competenze pubbliche e risorse private si prospetta come la chiave per garantire la sostenibilità finanziaria e la vitalità culturale del Museo Nazionale Romano, un vero e proprio mosaico di identità, innovazione e comunità.

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