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Museo Nazionale Romano: Rinaldi, un nuovo capitolo tra storia e innovazione

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Il Museo Nazionale Romano: Un Nuovo Capitolo tra Eredità e InnovazioneA poco più di cento giorni dalla sua nomina, Federica Rinaldi, direttrice del Museo Nazionale Romano, traccia un bilancio iniziale e delinea le strategie per il futuro di una delle istituzioni culturali più prestigiose d’Italia.

L’incarico, assunte dopo una carriera dedicata alla gestione di siti archeologici di rilevanza internazionale, tra cui la responsabilità del Colosseo, rappresenta una sfida complessa: coordinare quattro sedi museali eterogenee, dalle imponenti Terme di Diocleziano e Palazzo Massimo alla suggestiva Crypta Balbi, in fase di riapertura, fino al gioiello rinascimentale di Palazzo Altemps.
La direttrice sottolinea la necessità di un ponte tra la crescente popolarità di Roma come meta turistica e un coinvolgimento più profondo della comunità locale.

Sebbene il flusso di visitatori internazionali rimanga significativo, l’obiettivo primario è ampliare la partecipazione del pubblico italiano, incentivando un approccio più consapevole e meno superficiale alla scoperta del patrimonio nazionale.

Questo si concretizzerà attraverso iniziative mirate, come le domeniche gratuite, gli eventi serali e le mostre a tema, capaci di accendere la curiosità e di generare un desiderio di approfondimento.

Il Museo Nazionale Romano possiede un’eredità inestimabile: un patrimonio di oltre un milione di reperti, in gran parte inattesi al pubblico.
Rinaldi intende valorizzare questo tesoro non solo come risorsa per mostre nazionali e internazionali, ma anche come strumento per affermare il ruolo del museo come curatore scientifico di eccellenza, come testimonia la mostra “Artifices.
I creatori dell’arte” a Bolzano, e l’imminente mostra in Australia, a Melbourne.
La mostra “Memorie Sommerse.
I bronzi del ponte di Valentiniano” a Palazzo Massimo, realizzata in concomitanza con la temporanea chiusura di alcune sezioni, offre un’opportunità unica per presentare al pubblico materiali finora inediti, arricchendo l’esperienza visitatoriale.

Un elemento centrale del piano strategico è il completamento e la valorizzazione del cantiere di restauro della Crypta Balbi, un progetto iniziato sotto la guida di Edith Gabrielli, con un notevole successo di pubblico.

L’esperienza si concluderà a fine 2025, ma il museo intende mantenere alta l’attenzione attraverso un ciclo di conferenze e la restituzione graduale dei lotti completati, integrati con nuovi allestimenti.
L’apertura di nuove sezioni, come il Medagliere di Palazzo Massimo, e l’inaugurazione di mostre a tema, come “Fare i Presepi.

Saperi e pratiche delle comunità” a Palazzo Altemps, testimoniano la volontà del museo di rinnovarsi costantemente e di offrire al pubblico un’esperienza dinamica e coinvolgente.
In linea con le evoluzioni del settore museale, il Museo Nazionale Romano pone al centro della sua strategia l’accessibilità culturale, puntando su un linguaggio chiaro e coinvolgente e sull’utilizzo di tecniche di storytelling innovative.
Per rafforzare questo approccio, è in fase di preparazione un bando per la ricerca di un partner privato, nell’ambito di un partenariato pubblico-privato, che possa co-progettare attività di valorizzazione, con particolare attenzione all’aspetto educativo e didattico, contribuendo a realizzare la missione del museo come luogo di apprendimento, conoscenza e piacere.
L’obiettivo è creare un’istituzione viva, in continua evoluzione, capace di rispondere alle esigenze di un pubblico sempre più esigente e consapevole del valore inestimabile del patrimonio culturale italiano.

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