Nella notte tra l’11 e il 12 novembre, l’ospedale San Luca di Lucca ha accolto una straordinaria congerie di nuove vite, un’eccezionale concentrazione di nascite naturali che ha animato il reparto di Ostetricia e Ginecologia.
Cinque neonati – una femmina, Amelie, e quattro maschi, Andrea, Edoardo, Aki Shayel e Nicolò – hanno segnato una notte intensa e ricca di significato per l’intera comunità ospedaliera.
Questo evento, ben oltre la semplice statistica, sottolinea l’importanza cruciale dell’ospedale San Luca come punto di riferimento per la salute materna e infantile nel territorio.
La scelta di questa struttura, anche da parte di donne non residenti, testimonia la fiducia che la cittadinanza ripone nella professionalità e nell’attenzione erogata.
Il direttore della struttura, Gian Luca Bracco, e la coordinatrice delle ostetriche, Valentina Salvatore, hanno espresso profonda gratitudine a tutto il personale medico, ostetrico, infermieristico e socio-sanitario, per l’impegno profuso e la dedizione dimostrata.
“Queste notti sono un connubio di intensa attività e profonda emozione,” ha commentato Bracco, “la fatica del lavoro si arricchisce della gioia che deriva dall’accoglienza di questi nuovi esseri umani che iniziano il loro viaggio nel mondo.
“La particolarità di questa notte risiede anche nel fatto che, tra i cinque parti, uno si è verificato dopo un precedente intervento cesareo, un risultato che parla di competenze avanzate e di un approccio personalizzato alla gestione della gravidanza e del parto.
La capacità di supportare una donna nel ritorno al parto naturale dopo un cesareo, infatti, richiede una valutazione attenta e una gestione esperta che coinvolge diversi professionisti.
La dottoressa Giovanna Simi, medico che ha seguito l’intera notte di nascite, ha rappresentato un pilastro fondamentale in questa impresa, incarnando l’eccellenza clinica e l’impegno costante verso le donne in gravidanza.
L’ospedale San Luca, dotato di cinque sale parto all’avanguardia, si propone come un ambiente sicuro, accogliente e familiare, dove il percorso materno-infantile può essere vissuto appieno.
L’attenzione alla dimensione umana del parto si traduce in servizi essenziali come la partoanalgesia, un supporto dedicato all’allattamento al seno e la possibilità per la madre di condividere la permanenza in stanza con il proprio bambino giorno e notte, promuovendo un legame affettivo precoce e duraturo.
Questo approccio centrato sulla madre e sul neonato non solo favorisce il benessere fisico ed emotivo, ma contribuisce anche a creare un’esperienza positiva e significativa per l’intera famiglia.
La continuità di cura e il supporto costante rappresentano un valore aggiunto per l’ospedale, confermando il suo ruolo di punto di riferimento per la comunità.






