Piano Sanitario Piemonte: Cura Equa e Innovazione al Centro

Il Piano Socio-Sanitario 2025-2030 della Regione Piemonte ambisce a un profondo ripensamento del sistema di cura, ponendo al centro la centralità dell’accesso equo e ininterrotto alle prestazioni sanitarie per ogni cittadino.
L’assessore regionale alla Sanità, Federico Riboldi, ha inaugurato l’iter del documento, evidenziando una preoccupante tendenza all’abbandono del sistema pubblico, attualmente attestata all’8%, seppur inferiore alla media nazionale del 10%.
L’obiettivo dichiarato è ambizioso: azzerare questo fenomeno, garantendo che nessuno si senta escluso o scoraggiato a cercare assistenza.

Il piano si articola attorno a pilastri strategici che mirano a superare le criticità attuali e a proiettare il sistema piemontese verso un modello di eccellenza.
Tra le innovazioni proposte, spicca la creazione del Corpo Logistico Sanitario Piemontese, un’infrastruttura dedicata al trasporto di persone anziane o fragili verso le strutture sanitarie, superando barriere geografiche e logistiche che spesso ostacolano l’accesso alle cure.
Al fine di umanizzare l’esperienza del paziente, ogni ospedale sarà dotato di un Delegato all’Umanizzazione, figura chiave per promuovere un approccio centrato sulla persona e sulla sua dignità.

Un altro elemento cruciale è l’introduzione della figura del Direttore Sociosanitario, un professionista con competenze specifiche nell’integrazione tra servizi sanitari e sociali, che opererà allo stesso livello dei direttori amministrativi e sanitari, valorizzando le sinergie tra i diversi livelli di cura e assistenza.
La Regione si impegna inoltre a ottenere il riconoscimento di sette strutture come IRCCS (Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico), un passo fondamentale per attrarre e trattenere talenti nel panorama della ricerca biomedica e garantire un adeguato riconoscimento al contributo dei professionisti piemontesi.

L’investimento in infrastrutture sanitarie è un altro punto cardine del piano, con 5 miliardi di euro destinati alla modernizzazione degli ospedali e alla creazione di ambienti di cura all’avanguardia, capaci di attrarre i migliori professionisti e garantire l’accesso a tecnologie innovative.

La salute mentale, storicamente marginalizzata, assume un ruolo prioritario, con l’obiettivo di costruire un futuro più inclusivo e attento al benessere psicologico dei cittadini.
La digitalizzazione rappresenta un’opportunità trasformativa per il sistema sanitario piemontese.
Il Piano prevede l’implementazione di un Centro Unico di Prenotazioni centralizzato, un Fascicolo Sanitario Elettronico accessibile e sicuro per ogni paziente e l’adozione pionieristica dell’intelligenza artificiale, inizialmente applicata al follow-up dei pazienti, aprendo nuove frontiere nella personalizzazione delle cure e nella prevenzione delle complicanze.
Il Piano Socio-Sanitario non prevede misure di compressione indiscriminata, ma mira a un’ottimizzazione delle risorse attraverso l’eliminazione di sprechi e inefficienze, come la riduzione dei costi per affitti di locali non necessari, liberando risorse aggiuntive, stimabili in 10 milioni di euro annuali.
Queste risorse saranno reinvestite nell’estensione dello screening neonatale e nell’implementazione di un programma di odontoiatria sociale, ampliando l’accesso a servizi essenziali per le fasce più vulnerabili della popolazione.

Il piano, quindi, si configura come un vero e proprio progetto di rinnovamento del sistema sanitario piemontese, orientato all’equità, all’innovazione e alla sostenibilità.

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