Un’opera di rinnovamento radicale sta trasformando l’infrastruttura ferroviaria nel cuore del Mezzogiorno, con un impatto significativo sulla mobilità e sullo sviluppo socio-economico del territorio.
Rete Ferroviaria Italiana (RFI), consociata del Gruppo Ferrovie dello Stato, ha avviato un piano pluriennale di investimenti, stimato complessivamente in oltre 100 milioni di euro, che interessa un tratto cruciale della rete tra Brindisi e Monteiasi, in provincia di Taranto, estendendosi per circa 50 chilometri.
L’intervento non si limita al rinnovamento del binario, ma include un aggiornamento tecnologico profondo e un’attenzione particolare all’accessibilità e alla qualità degli spazi di stazione.
Il cuore dell’opera di modernizzazione risiede nell’introduzione del Sistema di Controllo Marcia Treno (SCMT), una tecnologia all’avanguardia che ottimizza la gestione del traffico ferroviario, migliorando la sicurezza e la puntualità dei convogli.
Parallelamente, la linea Taranto-Brindisi è stata integrata nell’Apparato Centrale Multistazione (ACCM), un sistema centralizzato che permette una gestione più efficiente e coordinata della circolazione ferroviaria su un’area vasta, superando i limiti dei sistemi locali.
Questo approccio integrato mira a creare una rete più resiliente e capace di rispondere alle crescenti esigenze di trasporto.
L’impegno di RFI non si limita all’infrastruttura principale.
Sono stati destinati ulteriori 2,4 milioni di euro per interventi di manutenzione straordinaria nelle stazioni di Francavilla Fontana, Oria, Latiano e Mesagne.
Questi lavori puntano a ripristinare il decoro degli edifici storici, migliorare la funzionalità degli spazi dedicati ai viaggiatori e rendere le stazioni più accoglienti e fruibili.
L’attenzione ai dettagli, dalla pulizia degli ambienti alla riqualificazione delle aree esterne, testimonia la volontà di offrire un servizio di trasporto non solo efficiente, ma anche di qualità.
Il sopralluogo del Ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, presso la stazione di Francavilla Fontana – un nodo cruciale con un traffico giornaliero di 40 treni, tra Regionali, Intercity e quelli di Ferrovie del Sud Est – sottolinea l’importanza strategica di questo intervento.
La stazione è infatti un punto di convergenza tra la rete nazionale e la linea FSE Martina Franca – Lecce, anch’essa oggetto di interventi di elettrificazione e aggiornamento tecnologico.
Questa sinergia tra reti diverse contribuisce a creare un sistema di trasporto più integrato e competitivo.
Parallelamente, un investimento significativo, superiore a 31 milioni di euro per Taranto e 14 milioni per Brindisi, è rivolto alla riqualificazione delle due principali stazioni.
Questi interventi mirano a superare le barriere architettoniche, con l’innalzamento dei marciapiedi, l’installazione di ascensori e l’eliminazione di ostacoli alla mobilità.
La riqualificazione degli spazi ferroviari e urbani, compresi fabbricato viaggiatori e aree esterne, non solo migliora l’esperienza del viaggiatore, ma contribuisce anche alla riqualificazione urbana delle città.
Infine, l’attenzione all’intermodalità, ovvero all’integrazione tra diversi modi di trasporto, mira a rendere le stazioni veri e propri poli di scambio, favorendo la mobilità sostenibile e l’accesso a servizi diversificati.
L’obiettivo finale è la creazione di una rete ferroviaria moderna, efficiente, inclusiva e in grado di stimolare lo sviluppo del territorio.







