Il ritorno di Mohamed Salah sul manto verde di Anfield ha rappresentato un momento di profonda emozione, culminato in un caloroso applauso che ha increspato le tribune.
L’episodio precedente, segnato da una rottura, seppur temporanea, con il nuovo allenatore del Liverpool, Arne Slot, aveva portato alla sua esclusione dalla lista dei convocati per l’impegno contro l’Inter, generando un’ondata di speculazioni e preoccupazioni tra i tifosi.
La sua presenza in campo, seppur a sostituzione, ha quindi assunto un significato ben più ampio di una semplice entrata di gioco.
Schierato inizialmente dalla panchina, Salah ha preso il posto di Joe Gomez, costretto ad abbandonare il campo per infortunio al 26′ del primo tempo, durante la partita contro il Brighton, valida per la sedicesima giornata di Premier League.
Il Liverpool aveva già trovato il vantaggio grazie al gol immediato di Hugo Ekitiké, appena trascorso il primo minuto di gioco, un segnale inequivocabile della determinazione della squadra.
La partita, al di là del risultato finale, si è rivelata un’occasione per riappacificazione e riconferma.
Il secondo gol dei Reds, realizzato proprio da Ekitiké con un colpo di testa vincente su calcio d’angolo battuto da Salah, ha elevato ulteriormente la carica emotiva del momento.
Un gol che non solo ha portato il punteggio sul 2-0, ma ha anche suggellato il ritorno in campo del suo compagno di squadra, sottolineando la sua innegabile influenza sul gioco del Liverpool.
L’azione ha anche contribuito a ribadire il peso statistico di Salah nel panorama calcistico inglese.
Con la rete servita per il gol di Ekitiké, l’attaccante egiziano ha raggiunto la cifra straordinaria di 277 partecipazioni a gol in Premier League con la maglia del Liverpool (89 assist e 188 reti).
Un traguardo che lo consacra come il giocatore con più contributi offensivi con una singola squadra nella storia del campionato inglese, superando primati consolidati e ampliando ulteriormente il suo leggendario status.
La sua capacità di creare occasioni da gol, la sua precisione nel finalizzare le azioni e la sua intesa con i compagni di squadra lo rendono una pedina fondamentale per il successo del Liverpool, un patrimonio inestimabile per il calcio inglese.





