Teatro Fuori Porta: Il Piccolo Teatro porta l’arte in Lombardia.

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Il Piccolo Teatro, animato da una visione di teatro come bene comune e motore di comunità, estende i suoi confini geografici e concettuali con la seconda edizione di “Teatro Fuori Porta”.

Questo ambizioso progetto, sostenuto dalla Regione Lombardia, non è una semplice rassegna, ma una vera e propria operazione di “territorializzazione” dell’arte drammatica, capace di irrompere in luoghi inaspettati e stimolare nuove forme di partecipazione culturale.
Dal 2 ottobre al 9 dicembre, un percorso itinerante si svilupperà in dieci province lombarde, escludendo Cremona e Milano, trasformando biblioteche, sedi Auser, ville storiche, cinema e piccoli teatri in effimeri palcoscenici.
La scelta di luoghi non convenzionali è un atto simbolico, una dichiarazione di intenti: il teatro non è un privilegio per pochi, ma un diritto di tutti, da portare direttamente nelle case e nelle quotidianità dei cittadini.

Questa seconda edizione, come ha sottolineato il direttore artistico Claudio Longhi, non si limita a replicare il successo dell’anno precedente, ma intende ampliarne l’impatto, consolidando un modello che mette al centro l’incontro tra l’arte e il territorio.
Il cartellone offre un’ampia gamma di spettacoli, spaziando dalla rilettura di classici a nuove composizioni.

Si potrà ammirare Fausto Russo Alesi in una interpretazione di “Mumù” di Turgenev, mentre Arianna Scommegna darà voce a “La Storia” di Elsa Morante, un’opera che affronta temi di memoria collettiva e responsabilità civile.

Federica Fracassi esplorerà l’universo complesso dei “Sillabari” di Parise, offrendo una riflessione sulla parola e la sua capacità di evocare immagini e sensazioni.
Francesco Centorame, con “Io quella volta lì avevo 25 anni”, riproporrà un omaggio a Gaber e Luporini, un sodalizio artistico che ha segnato profondamente il panorama culturale italiano.

“Teatro Fuori Porta” non si limita agli appuntamenti serali.
Un’importante sezione didattica, pensata specificamente per le scuole, prevede un ciclo di lezioni-spettacolo incentrate su figure emblematiche del teatro classico e contemporaneo: Re Lear, Antigone, Galileo e La Maria Brasca.

Questo percorso vuole stimolare la riflessione critica e l’interpretazione creativa, avvicinando i giovani al patrimonio teatrale in modo dinamico e coinvolgente.
Si affianca a questo un itinerario di workshop di lettura ad alta voce, che promuove la riscoperta del piacere di leggere e la condivisione culturale in luoghi diversi: biblioteche, università della terza età e spazi civici, veri e propri centri di aggregazione sociale.

Il direttore generale Lanfranco Li Cauli ha ribadito l’impegno del Piccolo Teatro come “servizio pubblico”, una funzione che va oltre l’intrattenimento, contribuendo al rafforzamento del tessuto sociale, al senso di appartenenza e alla partecipazione civica.

L’assessore regionale alla Cultura, Francesca Caruso, ha sottolineato come l’iniziativa rappresenti un rinnovato impegno nel portare arte e sapere oltre i confini dei luoghi tradizionali, per incontrare i cittadini nel loro ambiente quotidiano.
La Regione Lombardia, con questo investimento, mira a superare le barriere, sia materiali che simboliche, che ancora limitano l’accesso alla cultura per molti cittadini, promuovendo una società più inclusiva e consapevole.

“Teatro Fuori Porta” si configura quindi come un progetto culturale di ampio respiro, capace di generare valore sociale e culturale per l’intera comunità lombarda.