mercoledì 8 Ottobre 2025
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Venezia

Venezia resiliente: Climathon 2025 accende l’innovazione climatica.

Nel cuore di Venezia, un laboratorio di resilienza climatica si è acceso per due giorni intensi, culminando nella Climathon 2025.
La Casa di The Human Safety Net è stata il crocevia di menti diverse – cittadini attivi, studenti appassionati, professionisti esperti e rappresentanti di associazioni locali – che si sono riuniti per affrontare una sfida cruciale: l’adattamento ai cambiamenti climatici in atto.

Sei gruppi di lavoro, composti da una trentina di partecipanti, hanno dato vita a idee innovative, premiate per il loro potenziale trasformativo.

I progetti vincitori, Gaia Network, Santa Marta El Zardin in pìe e Cae Vignole, non rappresentano solo soluzioni immediate, ma l’inizio di un percorso strutturato.

L’accesso all’Innovation Lab, un ciclo di cinque laboratori formativi tra novembre 2025 e marzo 2026, offrirà loro la possibilità concreta di trasformare le idee in iniziative tangibili, grazie a spazi di coworking condivisi e un supporto operativo mirato.
Gaia Network si propone di tessere una fitta rete di connessioni tra le microimprese, le associazioni e le cooperative veneziane, creando un ecosistema collaborativo.

La piattaforma web collaborativa ambisce a superare le barriere tradizionali, facilitando l’accesso a risorse finanziarie, promuovendo sinergie innovative e stimolando lo sviluppo di progetti condivisi, fondati sui principi di sostenibilità ambientale, equità sociale e partecipazione civica.
Si tratta di un approccio olistico che riconosce il ruolo cruciale della comunità locale nella costruzione di un futuro resiliente.
Santa Marta El Zardin in pìe, con la sua visione audace, propone un intervento architettonico e biologico: un sistema integrato di pannelli e giardini verticali, arricchito da bioreattori.
Questa soluzione, oltre a mitigare l’effetto isola di calore e a purificare l’aria, mira a rafforzare il senso di appartenenza e la coesione sociale all’interno del quartiere di Santa Marta, trasformando lo spazio urbano in un luogo di incontro e di scambio.

Il progetto incarna un’architettura gentile, in armonia con l’ambiente circostante e capace di generare benefici ambientali e sociali.
Cae Vignole, infine, punta a decentralizzare la produzione energetica, promuovendo l’autonomia energetica della comunità locale.
La creazione di una comunità energetica rinnovabile, basata sulla generazione e la condivisione di energia fotovoltaica, rappresenta un passo verso un modello energetico più sostenibile, inclusivo e democratico, riducendo la dipendenza dai combustibili fossili e promuovendo l’indipendenza energetica.
L’iniziativa, guidata dal Centro di studio e di ricerca internazionale sui cambiamenti climatici, parte di una rete globale promossa da Eit Climate-Kic, si colloca in un contesto più ampio di impegno internazionale per la lotta al cambiamento climatico.
“Queste giornate sono solo un primo tassello di un percorso più ampio”, sottolinea Carlo Barbante, presidente del Csrcc.

Il progetto prevede un coinvolgimento attivo delle scuole locali, con l’obiettivo di sensibilizzare le nuove generazioni sulle sfide ambientali e coltivare un messaggio di speranza, fondato sul rispetto reciproco tra le persone e la natura.

La convergenza di questi sforzi culminerà in un evento pubblico di restituzione, previsto per la primavera del 2026, che presenterà i risultati del percorso e offrirà una visione condivisa per un futuro più resiliente e sostenibile per Venezia.

L’obiettivo finale è quello di creare una cultura della sostenibilità, che permei ogni aspetto della vita comunitaria e ispiri un cambiamento profondo e duraturo.

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