Un viaggio inaspettato tra le montagne, ricordi di una vittoria passata, emozioni che si rinnovano nel cuore della natura selvaggia.
Ieri si è tenuta a Sappada, in Friuli Venezia Giulia, la celebrazione dei 30 anni dalla storica vittoria della squadra italiana nella gara di sci di fondo 4×10 chilometri ai XVII Giochi Olimpici Invernali del 1994 a Lillehammer, Norvegia. La medaglia d’oro conquistata il 22 febbraio di quell’anno al Birkebeineren Stadium ha rappresentato un trionfo indimenticabile per l’Italia, davanti a una folla di oltre 100.000 entusiasti tifosi norvegesi, compresa la famiglia reale. Marco Albarello, insieme ai suoi compagni Maurilio De Zolt, Giorgio Vanzetta e Silvio Fauner, ha regalato alla Valle d’Aosta uno dei più prestigiosi riconoscimenti olimpici: la medaglia d’oro.Inoltre, Albarello ha ottenuto anche il bronzo nella gara dei 10 chilometri classica, disciplina nella quale aveva già trionfato come campione del mondo nel 1987 ad Oberstdorf, in Germania. Questo successo sportivo non solo ha segnato una pagina importante nella storia dello sport invernale italiano ma ha anche contribuito a dare nuovo slancio al settore degli sport invernali sotto molteplici aspetti: antropologico, sociale ed economico.L’impatto positivo di questa vittoria si è riflesso nell’aumento dell’interesse dei giovani verso lo sci e nello sviluppo delle infrastrutture sportive legate agli sport invernali. Il turismo legato alla neve ha beneficiato di un nuovo impulso grazie alla popolarità crescente di queste discipline sportive. Giulio Grosjacques, assessore regionale della Valle d’Aosta allo Sport, presente all’evento celebrativo, sottolinea con orgoglio che la tradizione vincente della Valle d’Aosta nello sci continua ad essere onorata dai campioni contemporanei che portano avanti l’eredità sportiva della più piccola regione italiana con impegno e passione.
23 febbraio 2024 – 18:59