La comunità di Putignano è in lutto per la perdita di Giovanni Faniulo, un uomo di 46 anni, figura radicata nel tessuto sociale locale, strappato alla vita in circostanze tragiche a Valenzano, in provincia di Bari.
La sua scomparsa, avvenuta durante i preparativi per la solenne festa patronale dedicata a San Rocco, getta un’ombra cupa sulle celebrazioni e riaccende il dibattito cruciale sulla sicurezza sul lavoro.
L’evento, verificatosi nelle prime ore del mattino, ha visto l’uomo precipitare da un’altezza di circa tre metri, mentre era impegnato nell’installazione delle luminarie, un compito che lo vedeva parte attiva, in qualità di socio della ditta fornitrice e installatrice, in un’attività che si tramanda da generazioni nella sua terra.
Nonostante l’immediato intervento del personale del 118, i soccorsi si sono rivelati vani, suggellando una perdita irreparabile per la sua famiglia e per l’intera comunità.
Questa tragedia, purtroppo, non è un caso isolato.
Pochi chilometri più a sud, a Manduria, nel Tarantino, un netturbino ha perso la vita, vittima di un incidente mortale causato da un motociclista.
Questi due eventi, succedutisi in rapida successione, sollevano interrogativi urgenti sulle condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro, in particolare in contesti caratterizzati da lavori in quota, movimentazione di materiali e presenza di traffico.
La festa patronale, un momento di aggregazione e fede per Putignano, si tinge ora di dolore.
La perdita di Giovanni Faniulo, un uomo legato alla tradizione e al lavoro manuale, diventa un monito severo per tutte le imprese e le istituzioni coinvolte nella prevenzione degli infortuni.
È necessario un esame di coscienza collettivo, volto a individuare le lacune esistenti nei protocolli di sicurezza, a garantire una formazione adeguata per i lavoratori e a promuovere una cultura della prevenzione che metta al centro la tutela della vita umana.
La tragedia sottolinea la fragilità della vita e l’importanza di un approccio proattivo nella gestione dei rischi professionali, un impegno che richiede la collaborazione tra datori di lavoro, lavoratori, sindacati e autorità competenti.
Solo attraverso un impegno condiviso sarà possibile onorare la memoria di Giovanni Faniulo e di tutte le vittime del lavoro, trasformando il dolore in azione concreta per un futuro più sicuro.