Un’immersione estiva, apparentemente serena, si è trasformata in una corsa contro il tempo per un sub di Molfetta, protagonista di un episodio di decompressione che lo ha visto affrontare una situazione clinica di gravità inattesa nelle acque del Cilento.
La rapidità di risposta e l’expertise di un team medico altamente specializzato hanno evitato l’esito peggiore, raccontando una storia di resilienza umana e di eccellenza sanitaria.
Il sub, giunto al pronto soccorso di Sapri in condizioni di profonda alterazione dello stato di coscienza, manifestava segni di grave instabilità emodinamica e una marcata alcalosi respiratoria, indicatori inequivocabili di una sindrome da decompressione acuta.
La complessità del quadro clinico imponeva un intervento immediato e un trasferimento urgente verso una struttura ospedaliera dotata di una Camera Iperbarica, un ambiente pressurizzato che rappresenta il gold standard nel trattamento di patologie barotraumatiche.
L’Unità Operativa Semplice di Medicina Iperbarica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno si è prontamente attivata, accogliendo il paziente e sottoponendolo a una batteria di indagini diagnostiche mirate a definire con precisione l’estensione del danno fisiologico.
L’intervento cruciale è stata una sessione di ossigenoterapia iperbarica, un trattamento personalizzato che ha richiesto oltre cinque ore di monitoraggio intensivo.
La pressione ambientale aumentata e la concentrazione elevata di ossigeno hanno favorito la dissoluzione dei gas inerti (principalmente azoto) che si erano accumulati nei tessuti e nel sangue, alleviando i sintomi e prevenendo complicazioni a lungo termine.
Il processo di ripresa è stato monitorato attentamente, garantendo un supporto respiratorio avanzato e controlli specialistici approfonditi.
Un ulteriore ciclo terapeutico, eseguito nelle ventiquattro ore successive, ha consolidato i progressi ottenuti e ha permesso di ridurre il rischio di recidive.
La capacità di reagire con tempestività e competenza, dimostrata in questa emergenza delicata, riflette l’impegno costante dell’azienda ospedaliera nel fornire cure all’avanguardia.
L’episodio sottolinea l’importanza vitale di strutture specializzate e personale qualificato nella gestione delle emergenze legate alle attività subacquee e, più in generale, in situazioni di barotraumi.
L’evento è un tributo alla professionalità, alla dedizione e all’umanità del personale medico, infermieristico e di supporto, che operano quotidianamente con rigore e passione per il bene del paziente, incarnando i valori fondanti di un’azienda ospedaliera di eccellenza.
Il paziente, ora affidato alle cure del proprio medico curante per un follow-up specialistico, può ritornare a casa, consapevole della fragilità del corpo umano e della forza della scienza medica.