Il turismo pugliese nel 2025 si presenta come un esempio di resilienza e moderazione in un contesto nazionale caratterizzato da inflazione e dinamiche di mercato complesse.
I recenti dati ministeriali, analizzati da Data Appeal e resi pubblici, rivelano una tenuta significativa del settore ricettivo alberghiero regionale, che si distingue per un prezzo medio di pernottamento di 134,25 euro a luglio, ben al di sotto della media nazionale (156,20 euro).
Questa cifra posiziona la Puglia al tredicesimo posto in una classifica che vede le province di Bolzano, Trento e Veneto dominare i vertici, con prezzi notevolmente più elevati, riflettendo un posizionamento di mercato differente e un diverso profilo di offerta turistica.
Oltre al costo contenuto, l’analisi evidenzia una buona performance in termini di sentiment di destinazione e un tasso di saturazione delle OTA (Online Travel Agency) che denota un interesse costante e un buon livello di prenotazione.
Questi elementi, a fronte di un contesto nazionale in cui il turismo è spesso oggetto di critiche e lamentazioni, suggeriscono una gestione oculata e una capacità di adattamento del sistema ricettivo pugliese.
Come sottolinea Francesco Caizzi, vicepresidente nazionale e presidente di Federalberghi Puglia e Bari Bat, i risultati ottenuti testimoniano una maturazione del sistema turistico regionale.
Si percepisce un allontanamento da pratiche improvvisate e un consolidamento di una programmazione più strutturata, affiancata da una crescente professionalità nell’utilizzo degli strumenti digitali.
Questo approccio strategico ha permesso di evitare distorsioni di prezzo, come quelle riscontrate in altre località, e di mantenere un rapporto qualità-prezzo competitivo.
Tuttavia, Caizzi non esita a sollevare un punto cruciale: l’apporto, finora insufficiente, da parte della Regione Puglia.
L’impegno del settore privato è stato notevole, ma un supporto istituzionale più incisivo sarebbe essenziale per garantire una crescita sostenibile e omogenea.
L’Agenzia regionale per il turismo, pur dedicando risorse significative alla promozione territoriale, si è limitata a un ruolo di visibilità, con campagne pubblicitarie anche su scala internazionale, come l’iniziativa “It’s time to discover Bari” a Times Square.
Si rende dunque necessario comprendere che la costruzione di destinazioni turistiche competitive e l’inclusione di territori marginali in questa economia richiedono un intervento più ampio e strategico, che vada oltre la semplice promozione.
È cruciale un ruolo di concertazione da parte della Regione, in grado di coordinare gli interventi, incentivare la collaborazione tra i diversi attori e definire una visione di lungo periodo per lo sviluppo del turismo pugliese.
L’analisi del successo pugliese dovrebbe dunque stimolare una riflessione più ampia sul ruolo delle istituzioni nel sostenere e guidare lo sviluppo di un settore così importante per l’economia regionale.