La mostra “Di terra e di fuoco: sculture di Giuseppe Spagnulo” è un omaggio alla memoria del grande artista pugliese che ha lasciato un’impronta indelebile sulla città di Milano. La sua vita, tra la tradizione ceramistica di Grottaglie e gli stimoli della città lombarda, è stata un’intrecciata di arte e cultura che ha dato vita a capolavori unici.Nel Castello Sforzesco, uno dei simboli della storia milanese, si è tenuta fino al 14 settembre la mostra più attesa dell’estate. La curatela è stata affidata alle esperte Lia De Venere e Fiorella Mattio, che hanno scelto di presentare dodici opere in terracotta del grande artista pugliese accostandole alle maioliche a lustro di Arturo Martini e Pietro Melandri. Questo incontro tra le due grandi scuole artistiche italiane è stato possibile grazie alla collaborazione tra il Comune di Milano e la Regione Puglia, che ha reso possibile questa mostra unica.Ma non si tratta solo di una mostra d’arte: “Di terra e di fuoco” è anche l’occasione per presentare la quarta edizione del premio Donne e non puppe, che rientra a pieno titolo nel calendario degli eventi del Milano Set Mediterraneo. Questo appuntamento unisce le opere artistiche alle iniziative sociali più innovative, con l’obiettivo di valorizzare la cultura pugliese e l’impegno per il genere femminile.Il cuore della mostra è rappresentato dalla Pupa in ceramica realizzata da Gaetano Fasano su idea della designer Daniela Comes. Questo monito contro la violenza di genere è stato allestito nella Sala XVII dei Musei del Castello Sforzesco, al centro della Camera Picta con gli affreschi quattrocenteschi che raffigurano Storie di Griselda.La mostra “Di terra e di fuoco” è un tributo alla memoria di Giuseppe Spagnulo, un artista che ha lasciato un’impronta indelebile sulla città di Milano. La sua vita, tra la tradizione ceramistica di Grottaglie e gli stimoli della città lombarda, è stata un’intrecciata di arte e cultura che ha dato vita a capolavori unici.