giovedì 31 Luglio 2025
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Comune di Bari

Accordo UE-USA: rischio posti di lavoro e PIL in Puglia.

L’accordo commerciale tra Stati Uniti e Unione Europea, volto a risolvere le controversie relative al sostegno pubblico all’industria aeronautica, si proietta con ombre significative sull’economia pugliese.
Un’analisi approfondita condotta da Svimez, centro studi specializzato nell’economia del Mezzogiorno, rivela che l’imposizione di dazi del 15% sui prodotti esportati dalla regione verso il mercato statunitense potrebbe comportare la perdita di un numero considerevole di posti di lavoro e un impatto rilevante sul Prodotto Interno Lordo locale.

L’impatto diretto si quantifica in 1.310 posizioni lavorative a rischio, una cifra che, sebbene apparentemente limitata in rapporto alla forza lavoro regionale, rappresenta un campanello d’allarme per settori strategici dell’economia pugliese.

La vulnerabilità non è distribuita uniformemente; settori ad alta intensità di esportazione, come quello siderurgico, metalmeccanico e, in misura significativa, quello farmaceutico, si trovano ad affrontare sfide particolarmente complesse.

L’analisi di Svimez proietta una contrazione del Prodotto Interno Lordo regionale di circa 80 milioni di euro, pari a una riduzione dello 0,1%.

Sebbene questo dato possa sembrare marginale a livello macroeconomico nazionale, il suo significato è amplificato dal fatto che l’economia pugliese, storicamente caratterizzata da una dipendenza dalle esportazioni e da una maggiore sensibilità alle fluttuazioni dei mercati internazionali, risulta particolarmente esposta a tali shock.
La diminuzione delle esportazioni, stimata in 117 milioni di euro, rappresenta un ulteriore elemento di preoccupazione.

Questa riduzione non solo incide direttamente sul fatturato delle imprese esportatrici, ma innesca anche un effetto domino che si ripercuote sull’intera filiera produttiva, con conseguenze negative per i fornitori di materie prime, i trasportatori e i servizi di supporto.
È fondamentale considerare che l’impatto economico di questa situazione non si limita alle cifre apparenti.

La perdita di competitività, la diminuzione degli investimenti, la difficoltà di mantenere i livelli occupazionali e il rischio di perdita di know-how tecnico e industriale possono generare effetti a lungo termine sull’economia pugliese, minando la sua capacità di crescita e sviluppo.

La situazione evidenzia la necessità di una risposta politica e strategica a livello regionale e nazionale.

È cruciale implementare misure di sostegno alle imprese esportatrici, promuovere la diversificazione dei mercati di sbocco, investire in innovazione e ricerca e sviluppo e rafforzare la cooperazione tra pubblico e privato per affrontare le sfide derivanti dalla globalizzazione e dalle tensioni commerciali internazionali.

Inoltre, è imperativo monitorare costantemente l’evoluzione del contesto commerciale globale e adottare politiche proattive per mitigare i rischi e cogliere le opportunità emergenti.
La resilienza dell’economia pugliese dipenderà dalla capacità di adattarsi rapidamente a un ambiente economico in continuo cambiamento.

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