Il gruppo Granarolo, un nome ormai familiare nel panorama dell’industria agroalimentare italiana, ha finalmente intrapreso la sua più ambiziosa avventura sino a oggi: il rinnovo completo di uno stabilimento di oltre 55 mila metri quadrati, investendo ben 25 milioni di euro. Un impegno finanziario che si pone l’obiettivo di aumentare notevolmente le produzioni dell’impianto, passando dai 60mila tonnellate annue di latte delle filiere alle 10 mila tonnellate del prodotto finito, con un aumento del fatturato in proporzione.In questo contesto, i prodotti tipici pugliesi faranno la loro comparsa sul mercato interno e internazionale, tra cui burrata, stracciatella, mozzarella e ricotta. La scelta di avviare il casoificio Granarolo – inaugurato oggi in presenza del vicepresidente europeo Raffaele Fitto, del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, del sottosegretario al Ministero della Salute Marcello Gemmato e del presidente Michele Emiliano – ha destato un notevole interesse sia da parte dei consumatori che di quella degli operatori economici.Il rinnovo a spese di 25 milioni di euro non sarà sufficiente per raggiungere l’obiettivo della produzione, ma verrà anche affiancato dall’aumento del fatturato grazie alla maggiore quantità prodotta. Il gruppo Granarolo ha deciso di ristrutturare il suo stabilimento e in questa nuova versione sarà presente anche la possibilità di lavorazione di latticini con la produzione delle specialità casearie.Oggi 18 marzo, si sono riuniti i rappresentanti istituzionali e tra questi il presidente di Granarolo Gianpiero Calzolari. I prodotti tipici locali saranno destinati al mercato italiano ed internazionale.L’investimento è stato compiuto grazie alla disponibilità finanziaria del gruppo agroalimentare che rinnova un impianto di oltre 55 mila metri quadrati investendo circa 25 milioni.
Granarolo rinnova il casoificio, 10mila tonnellate di produzione per i latticini locali
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