L’Emilia-Romagna si conferma ancora una volta paladina di un’umanità che trascende i confini, accogliendo con generosità e competenza pazienti vulnerabili provenienti dalla Striscia di Gaza. In un contesto globale segnato da eventi drammatici, la regione dimostra un impegno tangibile e profondo, offrendo un’oasi di cura e speranza per coloro che ne hanno più bisogno.La missione, integrata nell’ambito della più ampia iniziativa nazionale ‘Emergenza Gaza’ supervisionata dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, si concretizza con l’arrivo imminente di due giovani pazienti. La prima, un’undicenne affetta dalla febbre del Mediterraneo, sarà accolta e assistita presso la Pediatria dell’ospedale Maggiore di Bologna, un centro di eccellenza dedicato alla cura delle patologie infantili. La seconda, una bambina di sei anni che lotta contro l’Epidermolisi Bollosa, una rara e debilitante condizione cutanea spesso definita “sindrome dei Bambini Farfalla”, troverà rifugio e cure specializzate al Policlinico di Modena. Quest’ultimo è riconosciuto come centro di riferimento a livello nazionale per la diagnosi e il trattamento di questa patologia complessa, offrendo un percorso diagnostico terapeutico assistenziale altamente qualificato.Un volo di Stato, partito da Pisa, ha segnato l’inizio di questa operazione di assistenza umanitaria, trasportando le due bambine, insieme ai loro familiari e ad altri pazienti destinati ad altre regioni italiane. Il rientro in Italia, previsto per il giorno successivo, vedrà i passeggeri raggiungere l’Emilia-Romagna grazie a un efficiente sistema di trasporto coordinato dalla Croce Rossa, dal Servizio Sanitario Regionale e dall’Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenza).Questa è la terza volta che l’Emilia-Romagna si rende disponibile a fornire accoglienza e cure a persone ferite e bisognose provenienti dalla Striscia di Gaza. L’assessore alle Politiche per la Salute, Massimo Fabi, ha sottolineato con orgoglio l’impegno della regione, ribadendo come l’Emilia-Romagna risponda con fermezza ad ogni richiesta di aiuto, mettendo a disposizione le risorse del suo Servizio Sanitario Pubblico, l’alto livello delle sue strutture ospedaliere e la professionalità del suo personale medico e infermieristico. Un vero patrimonio umano e tecnico a servizio della collettività.L’accoglienza dei familiari, in particolare dei genitori, è parte integrante di questa missione. Un’organizzazione capillare, coordinata dalle Prefetture e supportata da associazioni di volontariato, garantisce loro ospitalità e supporto emotivo durante questo delicato periodo. Questo gesto di umanità sottolinea l’approccio olistico dell’Emilia-Romagna, che considera la cura non solo fisica, ma anche psicologica e sociale dei pazienti e delle loro famiglie. L’iniziativa rappresenta un esempio concreto di solidarietà e di impegno civile, testimoniando la capacità di una comunità di rispondere alle emergenze umanitarie con competenza, sensibilità e generosità.
Emilia-Romagna: Accoglie Bambini di Gaza, Un’Oasi di Cura e Speranza
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