martedì 5 Agosto 2025
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Imposta di soggiorno: boom in Italia, Emilia-Romagna traina la ripresa.

L’imposta di soggiorno, strumento finanziario sempre più cruciale per la gestione e il potenziamento dell’offerta turistica locale, ha visto una crescita significativa nel 2024 in Emilia-Romagna e a livello nazionale.

I dati preliminari indicano un incremento complessivo del 19% rispetto all’anno precedente, portando il gettito totale a superare i 760 milioni di euro, un dato che testimonia la ripresa robusta del settore turistico e l’efficacia di questa tassazione per sostenere servizi e infrastrutture dedicate ai visitatori.

La performance positiva è particolarmente evidente in città come Firenze, che si conferma leader con un gettito di 76,9 milioni di euro, segnando un balzo del 10% rispetto al 2023.

Questa cifra riflette non solo l’attrattiva storica e culturale del capoluogo toscano, ma anche una gestione strategica dell’imposta di soggiorno, volta a reinvestire risorse nell’incremento della qualità dell’accoglienza e nel miglioramento dell’esperienza turistica.

Emilia-Romagna, regione dal forte appeal turistico, si distingue per una crescita generalizzata dei ricavi derivanti dall’imposta.

Bologna si posiziona al sesto posto con 15,4 milioni di euro, un aumento del 22% che sottolinea l’importanza della città come polo universitario, culturale e fieristico.

Rimini, con 14,7 milioni di euro e una crescita del 28%, consolida il suo ruolo di destinazione balneare di primaria importanza, capace di attrarre un flusso costante di visitatori.
Analizzando le città capoluogo emiliano-romagnole, emergono dinamiche differenti.
Parma, pur mantenendo un contributo significativo, registra una lieve flessione (-4%), mentre Modena mostra una crescita moderata (+2%).
Reggio Emilia, Ravenna e Ferrara presentano andamenti altalenanti, con variazioni percentuali rispettivamente -10%, +7% e +4%.
Un’eccezionale performance positiva si riscontra a Piacenza (+34%), che suggerisce una strategia di promozione turistica particolarmente efficace.
A livello locale, alcune località balneari spiccano per risultati particolarmente positivi.
Riccione e Cattolica registrano incrementi significativi (+15% e +53% rispettivamente), segno di una maggiore capacità di intercettare flussi turistici e di valorizzare il proprio patrimonio.
Anche Cesenatico e Misano Adriatico mostrano una crescita apprezzabile, mentre Salsomaggiore Terme, pur contribuendo in maniera rilevante, registra una leggera flessione.
L’analisi aggregata dei dati riflette un panorama turistico italiano in ripresa, con un’imposta di soggiorno che si configura come strumento essenziale per finanziare interventi mirati a sostenere l’offerta turistica e a migliorare la qualità della vita per residenti e visitatori.
La diversificazione dei risultati tra le diverse località sottolinea l’importanza di strategie di gestione e promozione turistica personalizzate, capaci di valorizzare le specificità e le potenzialità di ciascun territorio.

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