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martedì 4 Novembre 2025

Pitagora: il supercomputer italiano per il futuro dell’energia.

L’avvento di Pitagora, il supercomputer di Cineca, segna un punto di svolta strategico per l’Italia e per la ricerca europea nel campo dell’energia di fusione nucleare.
Più che un semplice strumento computazionale, Pitagora rappresenta un investimento nel futuro energetico del Paese, un futuro che aspira a superare le attuali dipendenze e a perseguire un modello di produzione di energia sostenibile e accessibile.

La sua capacità di elaborazione, pari a 27 milioni di miliardi di operazioni al secondo (27 PFlop/s), non è solo un dato tecnico impressionante, ma il fondamento per affrontare simulazioni complesse che modellano il comportamento del plasma, lo stato della materia in cui avviene la fusione nucleare, e per analizzare le proprietà dei materiali avanzati necessari alla costruzione di reattori in grado di contenere e sfruttare questa reazione.
Questo permette di accelerare la ricerca, riducendo i tempi e i costi per lo sviluppo di nuove tecnologie.
L’importanza di Pitagora si radica nella sfida globale che la fusione nucleare pone.

Essa promette un’energia pulita, virtualmente inesauribile e intrinsecamente sicura, derivante dalla fusione di atomi leggeri, come l’idrogeno, presente in abbondanza nell’acqua di mare.

Tuttavia, raggiungere una fusione controllata e sostenibile è un’impresa scientifica e ingegneristica di straordinaria difficoltà.
Richiede una profonda comprensione dei processi fisici coinvolti e lo sviluppo di materiali in grado di resistere a temperature e pressioni estreme.

L’impegno di Cineca, in collaborazione con istituzioni come Enea e il consorzio Eurofusion, testimonia la visione di un futuro energetico basato sulla ricerca e sull’innovazione.
La leadership italiana in questo campo è cruciale non solo per la sicurezza energetica nazionale, ma anche per il contributo all’autonomia strategica dell’Europa nel suo complesso.

La presidente di Enea, Francesca Mariotti, ha sottolineato come Pitagora rappresenti un passo decisivo per rafforzare questa leadership, mentre Gianfranco Federici, amministratore delegato di Eurofusion, ha evidenziato il ruolo fondamentale di queste infrastrutture per la generazione di conoscenze e competenze essenziali per la realizzazione di una centrale a fusione.

Il percorso verso l’autosufficienza energetica non è immediato, ma il supercomputer Pitagora offre una potente leva per accelerare questo processo, aprendo la strada a un futuro energetico più pulito, sicuro e sostenibile per tutti.
La sua efficienza energetica, con un sistema di raffreddamento a liquido diretto capace di dissipare il 97% del calore prodotto, è un ulteriore elemento chiave per massimizzare l’impatto positivo di questa iniziativa.

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