L’ordinanza commissariale 54, che modifica e arricchisce l’ordinanza 14 del 2023, segna un punto di svolta nel percorso di ricostruzione privata a seguito delle emergenze idrogeologiche che hanno colpito l’Emilia-Romagna e altre regioni limitrofe, estendendo la platea dei beneficiari anche alle perdite subite durante le avverse condizioni meteorologiche del 2024.
L’iniziativa, presentata congiuntamente dal Presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale, dalla Sottosegretaria con delega alla Protezione Civile, Manuela Rontini, e dal Commissario Straordinario alla Ricostruzione, Fabrizio Curcio, mira a superare le criticità procedurali emerse nella fase iniziale del processo e a rendere il sostegno economico più rapido, accessibile e rispondente alle reali necessità dei cittadini colpiti.
Il provvedimento, entrato in vigore a partire dal 15 dicembre, introduce un sistema di contributi strutturato su tre livelli di gravità dei danni – minori, lievi e gravi – con l’obiettivo di differenziare gli interventi e snellire le procedure in base alla complessità dei casi.
Per i danni classificati come minori e lievi, fino a un limite di 30.000 euro, si è implementato un alleggerimento significativo degli oneri amministrativi, semplificando sia le modalità di presentazione delle domande da parte dei privati, sia le attività di istruttoria e rendicontazione a carico degli enti locali.
Questo approccio mira a ridurre le barriere burocratiche che spesso ostacolano l’accesso ai finanziamenti, velocizzando così il flusso di risorse verso le famiglie colpite.
Un elemento cruciale dell’ordinanza è la revisione del sistema di erogazione dei contributi.
Si prevede ora un anticipazione iniziale fino al 50% dell’importo spettante, seguita da un secondo acconto del 40%, per poi procedere al saldo finale.
Questa articolazione mira a fornire liquidità immediata ai beneficiari, consentendo loro di affrontare le prime necessità di riparazione e di ripristino delle condizioni di vita.
L’ordinanza riconosce inoltre l’importanza del supporto tecnico specializzato, prevedendo la copertura delle spese tecniche attraverso un corrispettivo omnicomprensivo pari al 6% per i danni minori.
Un’ulteriore innovazione significativa è la possibilità di apportare varianti in corso d’opera per i danni classificati come gravi, entro un limite del 20% del contributo assegnato, offrendo flessibilità nell’adeguamento dei progetti di ricostruzione alle mutevoli esigenze e alle nuove scoperte che possono emergere durante i lavori.
Come sottolineato dal Commissario Curcio, questa iniziativa rappresenta un passo determinante verso una ricostruzione più efficiente e orientata al cittadino, con l’obiettivo di mitigare gli impatti delle calamità naturali e di favorire un rapido ritorno alla normalità per le comunità colpite.
L’ordinanza 54 non si limita a un semplice adeguamento formale, ma incarna un cambio di paradigma nell’approccio alla gestione delle emergenze, ponendo al centro la persona e la sua capacità di resilienza.






