Un atto giuridico e sociale di profonda rilevanza si è compiuto a Torrile, piccolo centro della provincia di Parma, concretizzando un’aspettativa custodita da due madri e rappresentando una pietra miliare nella tutela dei diritti delle famiglie omogenitoriali. La sentenza della Corte Costituzionale n. 68/2025, emessa il 22 maggio, ha fornito il fondamento giuridico per il riconoscimento pieno e congiunto della maternità, superando ostacoli burocratici e pregiudizi sociali.L’amministrazione comunale di Torrile, guidata dal sindaco Alessandro Fadda, si è dimostrata all’avanguardia nell’applicazione di tale pronuncia, inaugurando un percorso che la pone tra le prime realtà provinciali e regionali – a seguire Riccione – a garantire l’effettiva messa in atto del diritto sancito dalla Consulta. L’atto formale, sottoscritto il 6 giugno presso il municipio, ha sancito il pieno riconoscimento giuridico di entrambe le madri, attestando l’evoluzione del diritto di famiglia verso una maggiore inclusività e rispetto delle diverse forme di genitorialità.L’iter, attentamente seguito dal responsabile degli Affari generali, Alessandro Manfredi, testimonia un impegno concreto da parte dell’amministrazione comunale. La sensibilità e la competenza di Manfredi, che ha dedicato una tesi di laurea proprio su tematiche di diritto di famiglia e omogenitorialità, hanno contribuito in modo significativo alla comprensione e all’applicazione della sentenza. La pronuncia della Corte Costituzionale, infatti, non si limita a riconoscere la responsabilità genitoriale congiunta, ma ne sottolinea l’importanza cruciale per la formazione di un’identità giuridica certa e tutelata fin dalla nascita del minore. Questa decisione rappresenta un passo avanti significativo nel riconoscimento dei diritti dei bambini nati o cresciuti in famiglie composte da genitori dello stesso sesso, affrancandoli da percorsi complessi e spesso frustranti come quello dell’adozione, che spesso comportano lunghe attese e procedure delicate. Il sindaco Fadda, nel condividere la gioia delle madri, ha sottolineato come questo atto sia un segno tangibile di civiltà e di tutela dei diritti fondamentali del minore, un motivo di orgoglio per l’intera comunità. La vicenda di Torrile non è solo una vittoria giuridica, ma un atto di profonda umanità, capace di ispirare altre amministrazioni e di contribuire a costruire una società più equa e inclusiva.
Torrile all’avanguardia: Riconosciute due mamme, una vittoria per i diritti.
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