Ferrara si appresta ad accogliere un evento culturale di straordinaria rilevanza: “La Musica alla Corte degli Estensi”, un omaggio musicale interpretato da Angelo Branduardi, in programma l’11 dicembre al Teatro Comunale Claudio Abbado.
L’iniziativa rappresenta molto più di un concerto; è una celebrazione del ricco patrimonio storico e artistico della città, un intreccio tra passato glorioso e vivace contemporaneità.
L’assessore alla Cultura, Marco Gulinelli, sottolinea come questa collaborazione con Branduardi sia un ponte ideale per connettere le radici profonde di Ferrara con la sua identità attuale, lasciando un’eredità duratura per il futuro.
Il progetto si inserisce in un contesto più ampio di valorizzazione del territorio, in particolare nel trentennale del prestigioso riconoscimento UNESCO che ha sancito il valore universale del centro storico ferrarese.
Angelo Branduardi, figura iconica nel panorama musicale italiano, noto per il suo stile eclettico e la capacità di mescolare sapientemente diverse epoche e generi musicali – un’abilità che gli è valsa il soprannome di “menestrello scapigliato” – è il partner perfetto per questa iniziativa.
Il progetto discografico “Futuro Antico”, di cui Branduardi è protagonista, costituisce il nucleo attorno al quale si sviluppa “La Musica alla Corte degli Estensi”.
Questo progetto ambizioso, frutto di un’approfondita ricerca filologica e musicale, si propone di riscoprire e reimmaginare opere del passato, focalizzandosi in particolare sulla musica medievale e rinascimentale, reinterpretandole attraverso un filtro pop che le rende accessibili e coinvolgenti per un pubblico moderno.
Lo spettacolo non sarà quindi una mera esecuzione di brani storici, ma un vero e proprio percorso narrativo che intende esplorare la storia, la cultura e il paesaggio ferrarese.
Attraverso la sua musica, Branduardi intende dimostrare come la musica antica, spesso percepita come distante e polverosa, possa ancora suscitare intense emozioni, offrire spunti di riflessione e stimolare la creatività.
L’obiettivo è quello di creare un dialogo tra passato e presente, invitando il pubblico a riscoprire la bellezza e la rilevanza del patrimonio musicale ferrarese, non come un mero ricordo del passato, ma come fonte di ispirazione per il futuro.
Si tratta di un’occasione unica per celebrare l’importanza di Ferrara come centro propulsore di arte e cultura nel Rinascimento e per riflettere sulla sua eredità ancora viva e vibrante nel XXI secolo.