Il sipario si chiude sulla ventunesima edizione del Biografilm Festival a Bologna, un crocevia di storie umane e artistiche che ha illuminato la città, lasciando un’eredità di riflessioni profonde e commoventi. La cerimonia di premiazione ha sancito il riconoscimento a opere che, attraverso il linguaggio del documentario e del cinema ibrido, hanno esplorato tematiche cruciali per il nostro tempo, dalla lotta per la libertà all’esilio, dalla memoria collettiva all’esplorazione della creatività umana.Il Best Film Award del concorso internazionale è andato a “Girls e Gods”, diretto da Arash T. Riahi e Verena Soltiz. La giuria internazionale, guidata da Francesca Andreoli, ha sottolineato la potenza poetica del film, un’opera che incarna la resilienza femminile e la sua voce coraggiosa nel contesto attuale. La presenza di Inna Shevchenko, figura emblematica della resistenza, e la regia sensibile di Riahi, hanno dato vita a un’esperienza cinematografica che risuona con l’urgenza dello slogan “Donna, Vita, Libertà”, diventando un potente specchio delle lotte femministe globali e un appello universale per la giustizia. Il film non è solo una narrazione individuale, ma un atto di testimonianza e un grido di speranza.Un plauso particolare è andato a “The Last Ambassador” di Natalie Halla, insignito di una menzione speciale. Il film, un toccante ritratto di Manizha Bakhtiyari, ex diplomatica afghana, affronta il tema dell’esilio con una profondità emotiva straordinaria. Attraverso la sua storia personale, il film esplora il significato dell’identità, il prezzo della guerra e la perdita di una patria, invitando a una riflessione sul ruolo del singolo di fronte alle tragedie geopolitiche.Il concorso internazionale ha visto anche emergere nuovi talenti, con l’assegnazione del Premio Hera Nuovi Talenti a Monica Str›mdahl per “Flophouse America”, e una menzione speciale a Sissel Morell Dargis per “Balomanía”.Nella sezione Biografilm Italia, “Il Pilastro” di Roberto Beani si è distinto, ottenendo il Best Film Bper Award. Una menzione speciale è stata dedicata a “A luci spente” di Mattia Epifani, mentre Federico Bacci e Francesco Eppesteingher hanno conquistato il Premio Hera Nuovi Talenti con “Radio Solaire – Radio Diffusion Solare”.La sezione Contemporary Lives ha visto trionfare “De la guerre froide à la guerre verte (Green Is the New Red)” di Anna Recalde Miranda, premiata con il Premio Manifesto. La Young Jury, composta da studenti dei corsi di laurea Dams e Citem, ha scelto “Home Game” di Lidija Zelovic, riconoscendone il valore innovativo.Il pubblico, protagonista indiscusso del Festival, ha espresso le proprie preferenze assegnando diversi Audience Award. “Mr. Nobody Against Putin” di David Borenstein e Pavel Ilyich Talankin ha vinto nel concorso internazionale, mentre “Il Rospo e il Diamante” di Beniamino Casagrande ha trionfato nella sezione Biografilm Italia. “De la guerre froide à la guerre verte (Green Is the New Red)” si è confermata favorita anche con il pubblico della sezione Contemporary Lives. Il mondo dell’arte e della musica ha visto celebrare “Il faro – Il fantastico viaggio della Banda Rulli Frulli” di Gianluca Marcon e Diego Gavioli, mentre la sezione Beyond Fiction ha premiato “Alpha” di Julia Ducournau.Infine, i Celebration of Lives Award hanno reso omaggio a due figure di spicco del panorama culturale: Maurizio Nichetti, regista capace di reinventare il linguaggio del cinema con originalità e poesia, e Radu Jude, autore impegnato a indagare la memoria storica e le contraddizioni della società contemporanea. La ventunesima edizione del Biografilm Festival si conclude con la consapevolezza di aver offerto al pubblico un percorso ricco di emozioni, spunti di riflessione e nuove prospettive sul complesso panorama della condizione umana.
Biografilm Festival: Storie Umane, Cinema e Riconoscimenti a Bologna
Pubblicato il
