Roma, 21 giugno – Un tesoro cinematografico dimenticato riemerge dalle profondità degli archivi, illuminando un capitolo cruciale della storia del cinema italiano. “Petrolini disperato per eccesso di buon cuore”, il primissimo lungometraggio di Ettore Petrolini, figura poliedrica e geniale interprete romano, scomparso negli anni della Seconda Guerra Mondiale, è stato recuperato dagli archivi della Fondation Jérôme Seydoux-Pathé. La sua riscoperta, annunciata con grande entusiasmo, segna un evento di primaria importanza per gli studiosi e gli appassionati del cinema muto.La pellicola, datata 1913 e di durata approssimativa di dieci minuti, era considerata irrimediabilmente perduta, un fantasma nel pantheon delle opere cinematografiche italiane. La sua ricomparsa, ora, apre una finestra privilegiata sull’evoluzione del linguaggio cinematografico del primo Novecento e sull’emergere di una figura dirompente come Petrolini. L’attore, già noto per le sue rappresentazioni teatrali di ispirazione popolare e per la sua acuta satira dei costumi dell’epoca, si cimenta qui per la prima volta dietro la macchina da presa, rivelando un talento che prometteva una carriera cinematografica di straordinaria originalità.La presentazione in anteprima, avvenuta durante l’apertura della 39ª edizione del festival Il Cinema Ritrovato, promosso dalla Cineteca di Bologna fino al 29 giugno, ha rappresentato un momento di profonda emozione e di celebrazione della memoria. Il film, seppur breve, incarna già molti tratti distintivi dell’arte di Petrolini: un umorismo amaro e corrosivo, una capacità unica di mescolare il comico e il drammatico, una profonda empatia per i personaggi marginali e un’attenzione particolare alla rappresentazione delle dinamiche sociali.La Fondation Jérôme Seydoux-Pathé, custode di un patrimonio storico di inestimabile valore, si è rivelata determinante in questo ritrovamento. La sua costante attività di ricerca e conservazione ha permesso di recuperare opere cinematografiche dimenticate, contribuendo in modo significativo alla ricostruzione della storia del cinema mondiale. Il recupero di “Petrolini disperato per eccesso di buon cuore” si inserisce in questo contesto di impegno e di passione per il cinema d’autore e per il cinema di ricerca.La riscoperta del film apre nuove prospettive di studio sulla figura di Petrolini, permettendo di analizzare più a fondo la sua evoluzione artistica e il suo contributo al teatro e al cinema italiano. Si tratta di un’occasione unica per comprendere meglio il contesto storico e culturale in cui l’opera è nata e per apprezzare la sua attualità e la sua capacità di parlare ancora oggi al pubblico. Il futuro del film prevede un’attenta operazione di restauro per garantirne la conservazione e la fruibilità, affinché possa continuare a emozionare e a ispirare le generazioni future.
Petrolini riscoperto: un tesoro dimenticato del cinema muto
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