Rocky Horror: Ritorna il cult irriverente in 4K

A celebrare un mezzo secolo di audace trasgressione, *The Rocky Horror Picture Show* risorge nelle sale cinematografiche italiane, arricchito da un restauro 4K frutto del prestigioso progetto *Il Cinema Ritrovato*, ospitato dalla Cineteca di Bologna.
Un’occasione imperdibile per riscoprire o immergersi in un’opera che ha segnato un’epoca, mantenendo intatta la sua capacità di provocare e divertire.
Realizzato nel 1975 da Jim Sharman, il film è una libera e irriverente trasposizione del musical di Richard O’Brien, che, con un’interpretazione memorabile, presta il volto a Riff Raff, uno dei personaggi più iconici.

*The Rocky Horror Picture Show* trascende la semplice definizione di film musicale, configurandosi come un caleidoscopio di generi e influenze: elementi di horror gotico si fondono con la satira sociale, il kitsch rock con la commedia slapstick, il sublime con il grottesco.
Il film è un inno alla liberazione sessuale e all’esplorazione dell’identità, un manifesto di ribellione contro le convenzioni morali e i ruoli prestabiliti.

Susan Sarandon, in una performance intensa e carismatica, incarna Janet Weiss, la giovane sposa americana catapultata in un mondo al di fuori di ogni sua aspettativa, un mondo governato dalle leggi bizzarre e incomprensibili del Dottor Frank-N-Furter, uno scienziato alieno dalla sessualità fluida e dalla mente geniale.

La trama, apparentemente semplice, si rivela un complesso viaggio iniziatico: una notte di tempesta costringe una coppia di giovani fidanzati, Brad e Janet, a cercare rifugio nel castello del Dottor Frank-N-Furter, dove si troveranno a confrontarsi con un universo di eccessi, depravazione e ambiguità.

Il castello si trasforma in un palcoscenico dove la morale viene messa alla berlina, i tabù infranti e le identità plasmate.
Richard O’Brien, in una riflessione commovente attraverso il documentario *Strange Journey: The Story of Rocky Horror*, rivela la portata inaspettata dell’opera, testimoniando l’impatto emotivo che ha sulle vite degli spettatori.
La riscoperta di un brano come “I’m Going Home” ha scatenato un’ondata di commenti commoventi, rivelando quanto profondamente il film abbia contribuito a definire l’identità di intere generazioni.

L’eredità di *The Rocky Horror Picture Show* è, dunque, innegabile: un’opera che, con il suo spirito libertario e la sua inesauribile energia, continua a essere sorprendentemente rilevante nel panorama politico e sociale contemporaneo, offrendo un potente messaggio di accettazione, diversità e libertà di espressione.

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