Emilia-Romagna, motore dell’innovazione italiana: Bologna e Modena in testa.

Nel panorama italiano dell’innovazione industriale, l’Emilia-Romagna si distingue nel 2024 come motore trainante, con Bologna e Modena che si affermano come fulcro di una crescita significativa nel deposito di brevetti presso l’European Patent Office (EPO).

I dati recenti, elaborati da Unioncamere a partire dalle statistiche dell’EPO, rivelano che Bologna ha registrato 383 invenzioni pubblicate, un incremento sostanziale rispetto all’anno precedente (+43 brevetti), mentre Modena ha raggiunto le 233 domande, con un aumento di 40.
Questi risultati non sono isolati, ma riflettono una tendenza regionale che consolida l’Emilia-Romagna come leader nazionale in termini di innovazione pro capite.
Con 207 brevetti per milione di abitanti, la regione supera significativamente Lombardia (146) e Veneto (134), posizionandosi al secondo posto in Italia per numero totale di brevetti, e figurando tra le prime diciassette realtà innovative a livello europeo.
Questo primato testimonia un ecosistema favorevole all’ingegno e alla ricerca, sostenuto da un tessuto imprenditoriale dinamico e proiettato verso l’eccellenza.

L’importanza dell’Emilia-Romagna nel contesto italiano dell’innovazione è ulteriormente sottolineata dalla presenza di sette aziende regionali tra le quindici realtà italiane con il maggior numero di brevetti europei depositati: Coesia, Ferrari, Chiesi, Manitou, Sacmi, Scm Group e Ima.
Queste aziende, leader nei rispettivi settori, rappresentano un esempio di come l’impegno nella ricerca e sviluppo possa portare a risultati concreti e competitivi a livello globale.

I settori più rappresentati nell’innovazione regionale includono la meccanica, con soluzioni avanzate per l’automazione industriale e la robotica; la logistica, con sistemi intelligenti per la gestione della supply chain; il farmaceutico, con nuove terapie e tecnologie per la cura delle malattie; e l’energia, con lo sviluppo di fonti rinnovabili e soluzioni per l’efficienza energetica.
Nonostante una flessione generale del 3,5% a livello nazionale dei depositi di brevetti, l’Emilia-Romagna dimostra una resilienza e una capacità di crescita notevoli, segnando una chiara controtendenza positiva.

Questa performance è un riflesso della vivacità imprenditoriale regionale e della capacità di adattamento alle sfide del mercato globale.
Come sottolinea Vincenzo Colla, vicepresidente della Regione con delega allo Sviluppo economico, questo risultato “è un segno chiaro della capacità di innovazione degli imprenditori”.

La Regione Emilia-Romagna si impegna a sostenere ulteriormente l’internazionalizzazione delle imprese attraverso bandi dedicati all’innovazione, riconoscendo che l’investimento nella ricerca e sviluppo è fondamentale per la crescita economica e la competitività del territorio.

La sfida futura sarà quella di consolidare questo slancio positivo, promuovendo la collaborazione tra università, centri di ricerca e imprese, e creando un ambiente sempre più favorevole all’innovazione e alla crescita sostenibile.

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