lunedì 8 Settembre 2025
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Palazzo Sanna-Cavanna: Sassari ritrova un simbolo, tra arte e memoria.

Il cuore pulsante di Sassari si arricchisce di un nuovo capitolo storico con l’acquisizione di Palazzo Sanna-Cavanna, un edificio emblematico situato in viale Dante, teatro della nascita del leader socialista Enrico Berlinguer il 25 maggio 1922.

La Fondazione di Sardegna, con una visione strategica volta all’ampliamento del suo patrimonio culturale e immobiliare, ha compiuto un investimento significativo, destinando il palazzo a un centro polifunzionale dedicato all’arte, alla cultura, all’innovazione e allo sviluppo locale.

Eretto tra il 1911 e il 1913 come deposito e rivendita di materiali da costruzione, il palazzo incarna un’epoca di fervore economico e di trasformazione urbana.

La sua successiva trasformazione in residenza delle famiglie Cavanna e Sanna ne ha segnato l’evoluzione, contribuendo a plasmare la sua identità architettonica.

Oggi, il palazzo, tutelato da vincolo monumentale, si distingue per il profondo legame con la figura di Enrico Berlinguer, celebrata da una targa commemorativa eretta dal Comune in occasione del centenario della sua nascita – un simbolo tangibile della sua eredità politica e sociale.
La riqualificazione dell’edificio non si limita alla mera conservazione, ma aspira a una rigenerazione profonda, concepita come un catalizzatore per la vitalità culturale e sociale del territorio.

Si prevede la creazione di spazi flessibili e multifunzionali, destinati ad ospitare mostre d’arte contemporanea e tradizionale, spettacoli teatrali e musicali, festival culturali, incontri tematici, installazioni artistiche interattive e residenze creative.
L’approccio metodologico si ispira a modelli virtuosi già implementati in altre regioni italiane, dove edifici storici recuperati sono diventati fulcro di attività culturali innovative e motori di sviluppo locale, favorendo la nascita di ecosistemi creativi e la creazione di opportunità di lavoro.
L’operazione, complessa e articolata, ha richiesto un impegno notevole da parte della Fondazione di Sardegna, consapevole del valore intrinseco del patrimonio architettonico e del suo potenziale di catalizzatore per il futuro della città.

Come sottolineato dal presidente Giacomo Spissu, l’acquisizione di Palazzo Sanna-Cavanna rappresenta una restituzione alla comunità sassarese di un bene prezioso, non solo per la sua valenza storica, ma anche per la sua capacità di fungere da ponte tra passato, presente e futuro, promuovendo la partecipazione civica, la ricerca, la sperimentazione artistica e l’innovazione sociale.
Il palazzo, quindi, non sarà semplicemente un centro culturale, ma un vero e proprio laboratorio di idee, un luogo di incontro e di scambio, un simbolo tangibile dell’impegno della Fondazione verso la crescita culturale e lo sviluppo sostenibile del territorio sassarese.

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