Un’ombra di terrore si è abbattuta su Selene, frazione di Lanusei, in Ogliastra, dove una serie di decessi di animali domestici ha scosso la comunità e sollevato profonde inquietudini.
In un lasso di tempo eccezionalmente breve, un macabro bilancio di sei vittime – tre cani e tre gatti – è stato causato da un avvelenamento di natura sospetta, mentre altri tre cani sono stati soccorsi in tempo dai veterinari, strappati alle fauci della morte.
L’accaduto ha immediatamente allertato le autorità comunali e ha generato un’ondata di preoccupazione tra i residenti, esacerbata dalla peculiare ubicazione dei fatti.
L’area interessata, un crocevia di attività e luoghi di aggregazione sociale, ospita il Parco Archeologico di Selene, meta di visitatori e residenti, sentieri naturalistici frequentati da escursionisti, un parco giochi per bambini, un bar-ristorante-pizzeria e aree attrezzate per il picnic, con tavoli e barbecue.
La coesistenza di un patrimonio storico e culturale di pregio con uno spazio di svago e fruizione pubblica rende la situazione particolarmente delicata e richiede un’azione tempestiva e mirata.
Il Nucleo Cinofilo Antiveleno del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale è stato immediatamente mobilitato per effettuare una scrupolosa bonifica dell’area, riducendo al minimo il rischio di ulteriori episodi.
Parallelamente, è stata inoltrata un’informativa dettagliata alla Procura della Repubblica di Lanusei, avviando un’indagine volta a chiarire le dinamiche e a identificare i responsabili di questo gesto efferato.
Per accertare la natura della sostanza tossica utilizzata per avvelenare gli animali, sono stati prelevati campioni di tessuti e organi dai corpi delle vittime.
Questi materiali sono stati inviati all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna, un centro di ricerca specializzato nell’analisi di patologie animali, con l’auspicio di ottenere risultati che possano fornire elementi cruciali per l’indagine.
Le analisi, in corso di svolgimento, si concentrano sull’identificazione precisa del composto chimico impiegato, la sua concentrazione e le possibili fonti di provenienza.
Nel frattempo, le autorità forestali hanno emesso un avviso alla cittadinanza, invitando i proprietari di animali domestici ad esercitare la massima cautela durante le passeggiate e le attività all’aperto nella zona interessata, ricordando che l’atto è stato doloso.
Si raccomanda di tenere sotto stretta sorveglianza gli animali, evitando che ingeriscano cibo o bevande di origine sconosciuta e di segnalare immediatamente qualsiasi comportamento anomalo o sospetto.
L’episodio pone una serie di interrogativi sulla sicurezza del territorio e sulla necessità di rafforzare la prevenzione e il controllo del fenomeno degli avvelenamenti di animali, un crimine che non solo colpisce la fauna selvatica, ma chemina anche la comunità umana, minando la fiducia e la serenità.
L’attenzione è ora rivolta all’esito delle indagini e alla ricerca di risposte che possano restituire a Selene la tranquillità perduta.