lunedì 4 Agosto 2025
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Cagliari

Sfruttamento della prostituzione: smantellata rete criminale cinese su 28 province.

Un’operazione di portata nazionale ha portato alla luce un complesso sistema di sfruttamento della prostituzione legato a dinamiche criminali di matrice cinese, smantellando una rete di attività illecite che si estendeva su ventotto province italiane.
L’azione, coordinata dalle forze di polizia di Cagliari e dalle questure di Ancona, Bergamo, Bologna, Brescia, Catania, Cosenza, Firenze, Forlì-Cesena, Genova, Latina, Mantova, Milano, Padova, Parma, Perugia, Pistoia, Prato, Reggio Emilia, Roma, Siena, Treviso, Udine, Verona e Vicenza, ha interrotto il funzionamento di dieci esercizi commerciali collegati e ha permesso l’identificazione di un numero considerevole di persone, per un totale di ottantacinque individui.
L’indagine, sviluppatasi nell’arco di una settimana e culminata sabato scorso, ha visto il coinvolgimento congiunto della Squadra Mobile, della Squadra Volante e dei Commissariati di Quartu Sant’Elena, Carbonia e Iglesias.
Il punto di partenza dell’inchiesta è stata una segnalazione specifica ricevuta tramite la piattaforma di citizen reporting YouPol, che ha destato l’attenzione delle autorità a causa di un’anomala intensità di accessi maschili in un appartamento situato nel quartiere di Is Mirrionis, a Cagliari.

Una serie di attività di appostamento e di osservazione mirata hanno successivamente permesso di confermare i sospetti, portando al blitz che ha svelato il funzionamento di una vera e propria casa d’appuntamenti.

Al suo interno, gli agenti hanno identificato una giovane donna di origine cinese, impegnata in attività di prostituzione, e una donna di quarantacinque anni, individuata come figura chiave nell’organizzazione, con il ruolo di maitresse e gestrice dell’attività.
Quest’ultima è stata denunciata per sfruttamento della prostituzione, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e, presumibilmente, per associazione a delinquere finalizzata allo sfruttamento sessuale.
La perquisizione ha permesso il sequestro di materiale utilizzato per l’attività sessuale, oltre alla confisca di una somma ingente in contanti, pari a 6.500 euro, presuntivamente derivante dai proventi illeciti dell’attività.

Nel contesto dell’operazione, l’Ufficio Immigrazione ha provveduto alla notifica di un provvedimento di espulsione dal territorio nazionale nei confronti della giovane prostituta, evidenziando la vulnerabilità e la condizione di precarietà in cui si trovava.

La chiusura della casa d’appuntamenti rappresenta un passo importante per contrastare un fenomeno che spesso si alimenta di dinamiche di criminalità organizzata e di tratta di esseri umani.
L’inchiesta resta aperta e ulteriori sviluppi sono attesi per accertare l’intera filiera di attività e i legami con la criminalità organizzata cinese presente sul territorio nazionale.

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