Babel Film Festival: un mosaico di voci, un viaggio nell’identità linguisticaIl nono capitolo del Babel Film Festival, diretto da Antonello Zanda e Paolo Carboni, si appresta a illuminare Cagliari con un caleidoscopio di narrazioni inedite, un omaggio alla ricchezza e alla fragilità delle lingue minoritarie a livello globale. Promosso dal Centro Servizi Culturali della Società Umanitaria di Cagliari – Cineteca Sarda, e sostenuto da Regione Sardegna, Comune di Cagliari e Fondazione Sardegna Film Commission, il festival si configura come un ponte culturale, un’occasione per ascoltare e comprendere le storie che spesso rimangono ai margini del discorso mediatico dominante.L’edizione di quest’anno, in programma presso l’Exma in via San Lucifero, si apre con una selezione di cortometraggi che abbraccia un ventaglio geografico sorprendente, dalle vibranti narrazioni napoletane al ritmo antico del romanì, passando per la resilienza del catalano, la voce ancestrale del gilaki, l’orgoglio sardo, la tenacia del kernewek, la profonda spiritualità del kareliano. Titoli come *Frarìa* di Alberto Diana, *Anime vive* di Adam Selo, *The Professional Parent* di Erik Jasaň, *Instruccions per a ser un nenassenyat* di Albert Aymar, *Art* di Ben Kernow, *Vas Mar* di Nima Tabandeh e *The Rootless* di August Joensalo offrono scorci inaspettati di culture e identità, invitando a una riflessione sulla diversità linguistica come patrimonio immateriale dell’umanità.La programmazione serale prosegue con opere altrettanto significative, tra cui *Claps e peraulis* di Stefano Giacomuzzi in friulano, che esplora le complesse dinamiche sociali e linguistiche di una comunità; *A Gathering firewood* di Liivo Niglas, in lingua nenets, un’immersione profonda in un mondo naturale e culturale in via di trasformazione; e *Aquarium* di Margherita Morello in galiziano, un racconto evocativo che sonda le profondità dell’esperienza umana. La proiezione di *Goppà* di Roberto Pili fa da prologo a due opere di particolare impatto: *Dartaş* di Xelil Sehragerd, un film curdo che testimonia le sfide e le speranze di un popolo in cerca di riconoscimento, e *Dùtchas*, l’unico lungometraggio in cartellone, un’opera commovente in gaelico scozzese, frutto della sensibilità artistica di Kirsty MacDonald e Andy Mackinnon, capace di trasportare lo spettatore nel cuore di un’antica tradizione orale.Il festival non dimentica i più giovani, dedicando loro uno spazio dedicato con il laboratorio *Teatrini da passeggio*, curato da Is Mascareddas, un’occasione per stimolare la creatività e la consapevolezza linguistica in modo ludico e partecipativo.Con un programma ricco di 19 lungometraggi, 9 documentari e 33 cortometraggi provenienti da 18 paesi, il Babel Film Festival si conferma un evento di rilevanza internazionale, un punto di incontro tra culture e lingue diverse, un invito a celebrare la ricchezza della diversità linguistica e a riflettere sulla sua salvaguardia, un impegno concreto per un mondo più inclusivo e consapevole. La cerimonia di chiusura, prevista per il 13 giugno, assegnerà 14 premi, frutto del giudizio di 12 giurie, per un montepremi complessivo di 16.500 euro, un riconoscimento al valore artistico e culturale delle opere presentate.
Babel Film Festival: Voci dal Mondo, Viaggio Linguistico a Cagliari
Pubblicato il
