Il processo di selezione per la successione a Nicola Colabianchi, ora impegnato alla guida del Teatro La Fenice di Venezia, si articola in una fase cruciale per il futuro del Teatro Lirico di Cagliari. Un numero significativo di candidature, superando le trenta adesioni, ha alimentato l’interesse per la prestigiosa posizione di soprintendente, segnalando l’attrattiva del ruolo e le aspettative che gravano sull’istituzione.Il Consiglio d’indirizzo, riunito in questi giorni, è attualmente impegnato in una preliminare valutazione delle candidature pervenute. Questa fase di scrematura non è meramente formale, ma mira a definire un pool di profili particolarmente qualificati, tenendo conto della complessità gestionale e artistica che il ruolo richiede.Tra i nomi che emergono con maggiore risalto, si distinguono Valerio Vicari, figura di spicco nel panorama musicale come direttore artistico dell’Associazione Roma Tre Orchestra, e Andrea Cigni, sovrintendente del Teatro Ponchielli di Cremona, entrambi con comprovate esperienze di leadership nel settore dello spettacolo. Non mancano, tuttavia, altri contendenti di notevole esperienza, tra cui Claudio Orazi, che in passato ha già ricoperto la carica di soprintendente a Cagliari, e Fulvio Macciardi, proveniente da un’esperienza significativa al Teatro di Bologna.La decisione finale non sarà il risultato di una semplice valutazione individuale, bensì il frutto di un’intesa delicata tra il Comitato di Vigilanza (Cdi) e il Ministero della Cultura. Questa convergenza di intenti sottolinea l’importanza strategica del Teatro Lirico di Cagliari nell’ambito del patrimonio culturale nazionale e la necessità di individuare una figura in grado di interpretare pienamente le sue finalità.L’amministrazione cagliaritana dimostra un’urgenza palpabile nell’accelerare i tempi, mirando a concludere il processo di selezione entro la settimana prossima. È importante sottolineare che la presentazione delle candidature, pur rappresentando un elemento di riferimento, non vincola in alcun modo la discrezionalità del Consiglio d’indirizzo. Quest’ultimo, in piena autonomia, potrà proporre al Ministro, se lo ritiene opportuno, anche più di un nome, selezionato al di fuori delle candidature formali pervenute, garantendo così una più ampia scelta per la nomina del soprintendente. La figura designata dovrà possedere una visione chiara e innovativa per il futuro del teatro, capacità di gestione finanziaria, e una profonda sensibilità per le dinamiche culturali e sociali del territorio.
Cagliari, corsa al Teatro Lirico: trenta candidature in lizza
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