Il fervore creativo di Danza Sassari Danza si rinnova con la sua sedicesima edizione, un crogiolo di espressioni artistiche che dal 23 al 29 settembre animerà la città.
La rassegna, curata da Margherita Elliot, si dispiega su tre poli distinti: la sede di S’Ala Produzione, cuore pulsante dell’evento in via Asproni; il cineteatro Astra, punto di riferimento storico nel corso Cossiga; e il centro culturale Borderline, spazio di sperimentazione in via Rockfeller.
Quest’anno il festival si configura come un percorso coraggioso e resiliente, un atto di fede nell’arte e nel territorio.
La recente e inattesa interruzione dei finanziamenti ministeriali non ha smorzato l’entusiasmo di S’Ala Produzione, che, con determinazione, ha scelto di confermare l’appuntamento, rafforzando un legame imprescindibile con la comunità locale e riaffermando il valore del sostegno ricevuto dal Comune di Sassari, dalla Regione e dalla Fondazione Sardegna.
Danza Sassari Danza 2024 si distingue per un’offerta variegata che trascende i confini tradizionali della danza.
Oltre agli spettacoli di danza contemporanea, il programma include proiezioni cinematografiche, laboratori intensivi e performance dj set, creando un’esperienza immersiva per il pubblico.
Tra le figure di spicco di questa edizione, spicca la presenza di Silvia Gribaudi, coreografa e performer di fama internazionale, che porterà a Sassari un’opera provocatoria e pluripremiata, un’analisi acuta e dissacrante che interroga i canoni estetici dominanti e celebra la liberazione del corpo.
Un’altra figura chiave è Enzo Cosimi, maestro di coreografia e regia, che guiderà un workshop partecipativo, un’opportunità unica per danzatori e danzatrici locali di collaborare alla creazione di uno spettacolo site-specific, profondamente radicato nel tessuto urbano e culturale di Sassari.
La compagnia Igor X Moreno, protagonista di scena internazionale, concluderà il cartellone con un’opera suggestiva che esplora il potere trasformativo intrinseco alla danza, un linguaggio universale capace di superare barriere e connettere le persone.
L’edizione 2024, quindi, non è semplicemente un festival di danza, ma una piattaforma di dialogo, un laboratorio di idee e un motore di sviluppo culturale per il territorio, un’affermazione di identità artistica e un atto di responsabilità sociale.