La Fondazione Mont’e Prama inaugura una fase di rinnovamento strategico, focalizzata su un’evoluzione del suo approccio scientifico e sulla valorizzazione del patrimonio culturale legato al sito archeologico di Costa Verde. Un’iniezione di competenze e nuove prospettive guiderà il Museo Civico Giovanni Marongiu di Cabras, punto nevralgico della ricerca e della divulgazione relativa ai misteriosi nuraghi e statue di Mont’e Prama.Luca Cheri, figura di spicco nel panorama archeologico italiano, assume ufficialmente la direzione del museo a partire dal 1° luglio, portando con sé una solida esperienza e una visione innovativa per l’allestimento delle esposizioni. La sua nomina segna un passaggio importante, che si inserisce in un più ampio progetto di riorganizzazione della Fondazione, volta a rafforzare il suo ruolo di riferimento per lo studio e la fruizione del patrimonio nuragico.Accanto a Cheri, Maria Mureddu, esperta archeologa già attiva nella Fondazione, assumerà il ruolo di curatrice del Museo, dedicandosi con particolare attenzione alla ricerca scientifica e agli approfondimenti storici. La sua expertise sarà cruciale per interpretare i reperti e fornire nuove chiavi di lettura sul complesso mondo nuragico. Un ulteriore contributo significativo proverrà dalla professoressa Carla del Vais, figura di riferimento per la ricerca sui reperti del Sinis. La sua nomina a co-curatrice garantirà la continuità degli studi in corso e favorirà la creazione di sinergie tra i diversi siti archeologici della regione.Il nuovo team operativo, in stretto coordinamento con l’Area scientifica della Fondazione, guidata da Giorgio Murru, si concentrerà su tre obiettivi primari, definizioni dal Consiglio di Amministrazione. Innanzitutto, la riprogettazione dell’area originaria del Museo, con l’obiettivo di creare un percorso espositivo più coinvolgente e didattico, capace di comunicare l’importanza del patrimonio nuragico a un pubblico ampio e diversificato. In secondo luogo, sarà implementato un piano di manutenzione ordinaria dei reperti, per garantirne la conservazione nel tempo e prevenire i danni causati dal degrado ambientale. Infine, sarà avviata una campagna di catalogazione e inventariazione dei materiali conservati nel deposito del Museo, al fine di creare un database completo e aggiornato dei reperti, indispensabile per la ricerca scientifica e la gestione del patrimonio culturale.L’entusiasmo del direttore Cheri sottolinea l’importanza di questa nuova fase. L’incarico rappresenta un’opportunità unica per contribuire alla valorizzazione di un patrimonio culturale di inestimabile valore e per promuovere la ricerca scientifica nel campo dell’archeologia nuragica, con la consapevolezza delle sfide e delle straordinarie potenzialità che questo luogo racchiude. La Fondazione Mont’e Prama si proietta così verso il futuro, con l’ambizione di diventare un centro di eccellenza internazionale nello studio e nella divulgazione della cultura nuragica.
Mont’e Prama: Rinnovo Strategico e Nuova Direzione al Museo
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