La revisione strutturale di Abbanoa, gestore del Servizio Idrico Integrato (SII) della Sardegna, segna un punto di svolta nella gestione delle acque dell’isola, con implicazioni significative per la tutela ambientale e lo sviluppo socio-economico regionale.
Il Consiglio d’Amministrazione, presieduto da Giuseppe Sardu, ha delineato un piano strategico volto a internalizzare la conduzione degli impianti di depurazione reflui fognari, ponendo fine a una prassi, finora inusuale nel contesto italiano, che prevedeva l’affidamento a terzi di questa cruciale funzione.
La normativa vigente, infatti, sancisce l’integrazione del ciclo idrico all’interno del gestore del SII, dal prelievo alla restituzione in ambiente.
La decisione di Abbanoa, quindi, non rappresenta solo un’azione di conformità alla legge, ma un’affermazione di responsabilità nei confronti del territorio e delle comunità sarde.
L’internalizzazione della depurazione, infatti, consente un controllo diretto e una gestione ottimizzata delle risorse idriche, con benefici tangibili per la salvaguardia degli ecosistemi, la protezione della biodiversità marina e la promozione di un’economia circolare basata sulla valorizzazione delle acque reflue trattate.
Il progetto di riorganizzazione si concretizza con un ambizioso piano di assunzioni, volto a dotare Abbanoa del personale qualificato necessario per gestire direttamente gli impianti di depurazione.
Un totale di 382 nuove figure professionali saranno integrate nell’organico, tra cui 272 conduttori di impianti, 45 addetti alla manutenzione, 41 elettrotecnici, 24 assistenti tecnici e 7 coordinatori distrettuali.
A breve, si aggiungeranno anche circa 40 posizioni amministrative.
L’avvio dei concorsi pubblici, con requisiti di esperienza specifici, mira a coinvolgere professionisti già attivi nel settore, garantendo un trasferimento rapido di competenze e una curva di apprendimento ridotta.
Un elemento chiave della riorganizzazione è la valorizzazione del personale assunto, in particolare dei conduttori di impianto.
L’esplicito riconoscimento di un avanzamento di livello professionale, con il passaggio dal 2° al 3° livello dopo sei mesi di formazione e inserimento, testimonia l’impegno di Abbanoa nello sviluppo delle competenze e nella crescita professionale dei propri dipendenti, incentivando la permanenza e la fidelizzazione.
Questa trasformazione profonda non è solo una questione di gestione operativa, ma rappresenta un investimento strategico nel futuro della Sardegna.
La centralizzazione della depurazione in capo ad Abbanoa, unitamente alla creazione di un corpo di professionisti specializzati, favorisce l’innovazione tecnologica, l’ottimizzazione dei processi, il controllo della qualità del servizio e, soprattutto, una maggiore trasparenza e accountability nei confronti dei cittadini sardi.
Il progetto si prefigge di elevare gli standard di gestione delle acque reflue, contribuendo a un ambiente più sano, una migliore qualità della vita e uno sviluppo sostenibile per l’intera regione.







