A Roma, si è concluso un incontro cruciale volto a definire il futuro del sistema di continuità territoriale aerea che serve la Sardegna, un tema di primaria importanza per la connettività e lo sviluppo economico dell’isola. Al tavolo, funzionari del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, l’Assessora regionale ai Trasporti, Barbara Manca, e rappresentanti delle Direzioni Generali Mobilità e Trasporti (DG Move) e Concorrenza della Commissione Europea. L’obiettivo primario è stato presentare un progetto riveduto e corretto, che superi le criticità emerse negli anni precedenti e si allinei alle normative europee in materia di aiuti di Stato.Il piano di continuità territoriale, come anticipato, ambisce a una significativa riqualificazione del servizio. Non si tratta di una semplice manutenzione del sistema esistente, ma di una vera e propria riprogettazione incentrata sul miglioramento dell’esperienza del passeggero. Questo si tradurrà in un aumento sostanziale della capacità offerta, attraverso l’incremento dei posti disponibili sui voli e la frequenza delle corse. La maggiore attenzione alla regolarità dei collegamenti, con una riduzione significativa dei ritardi e delle cancellazioni, è un elemento centrale del progetto, mirato a garantire una maggiore affidabilità per i viaggiatori. Parallelamente, si stanno valutando misure per mitigare l’impatto economico dei voli, con l’obiettivo di rendere le tariffe più accessibili, laddove le condizioni di mercato lo consentano, e sempre nel rispetto delle regole europee.Per supportare la presentazione, l’Assessorato regionale ai Trasporti ha elaborato un dossier tecnico approfondito, che include dati aggiornati sull’utilizzo dei voli, analisi dettagliate delle prenotazioni, proiezioni di traffico future basate su modelli previsionali sofisticati e un’attenta comparazione con le best practices implementate in altri contesti insulari europei che presentano caratteristiche simili a quelle sarde, sia dal punto di vista geografico che socio-economico. Questa comparazione ha permesso di identificare soluzioni innovative e di valutare la loro potenziale applicabilità al contesto sardo, tenendo conto delle peculiarità del territorio e delle esigenze della popolazione.Il nodo cruciale, tuttavia, risiede nell’approvazione da parte della Commissione Europea. La natura stessa degli interventi previsti, che prevedono un sostegno pubblico per garantire la continuità dei collegamenti, solleva questioni di diritto comunitario in materia di aiuti di Stato. La Commissione dovrà quindi valutare attentamente la compatibilità del progetto con le normative europee, verificando che le misure proposte siano proporzionate, non distorcano la concorrenza e perseguano un obiettivo di interesse pubblico. Si prevede che, nelle prossime settimane, la Commissione comunicherà formalmente a Regione e Ministero una nota contenente le proprie valutazioni e suggerimenti, aprendo così la fase decisiva per l’implementazione del nuovo sistema di continuità territoriale aerea. L’esito di questa fase sarà determinante per definire il futuro dei collegamenti aerei con la Sardegna e per garantire un servizio efficiente, affidabile e sostenibile nel lungo periodo.
Continuità territoriale Sardegna: Roma decide il futuro dei voli
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