Il rilancio della diga di Maccheronis, a Torpè, segna un tassello cruciale nella strategia regionale volta a garantire la resilienza idrica di fronte alle crescenti sfide poste dal cambiamento climatico e dalla scarsità d’acqua. L’intervento, con un investimento complessivo di 7,3 milioni di euro, si inserisce in un quadro più ampio di pianificazione a lungo termine, indispensabile per affrontare le future esigenze idriche del territorio.Le proiezioni demografiche ed ambientali indicano un fabbisogno idrico in aumento significativo. Si stima che entro il 2040 la diga dovrà fornire almeno 6 milioni di metri cubi (Mm3) in più rispetto alle attuali capacità. Il progetto di innalzamento, quindi, non rappresenta un intervento isolato, bensì una componente essenziale di una visione strategica che guarda al futuro, anticipando le esigenze e mitigando i rischi derivanti da fenomeni meteorologici estremi e prolungate siccità.Il volume utile del bacino, originariamente fissato a 26,9 Mm3 a quota 43 metri s.l.m., sarà incrementato in modo sostanziale grazie all’innalzamento. Questo permetterà di accrescere la capacità di regolazione del flusso d’acqua di 5,4 Mm3, un aumento considerevole che si tradurrà in una maggiore disponibilità di risorse idriche durante i periodi di carenza. Parallelamente, l’adeguamento della piena di progetto a 4653 metri cubi al secondo garantirà una maggiore sicurezza idraulica, riducendo il rischio di esondazioni e danni a valle.Il cronoprogramma prevede il completamento dei lavori entro dicembre 2026, un obiettivo ambizioso reso possibile dall’organizzazione di due cantieri operativi contemporaneamente, che lavoreranno parallelamente sui due lati della diga. Questa soluzione, oltre a velocizzare i tempi, minimizza l’impatto sulle attività di gestione ordinaria del bacino, permettendo di sfruttare al meglio i periodi di piena e di evitare sprechi idrici. La tempestività dell’avvio dei lavori, resa possibile dall’approvazione del progetto esecutivo in soli 12 mesi, testimonia l’impegno della Regione nel risolvere le criticità idriche che affliggono il territorio.L’intervento si concretizza in una serie di opere strutturali mirate a ottimizzare le prestazioni idrauliche della diga. In particolare, è prevista la realizzazione di una nuova soglia sfiorante con una portata di progetto pari a 936 m3/s, un elemento fondamentale per migliorare l’efficienza del flusso d’acqua. Si procederà inoltre al completamento dell’innalzamento dei conci emergenti, alla realizzazione di drenaggi interni, all’adeguamento del sistema di monitoraggio e strumentazione, e alla sostituzione della paratoia dello scarico di alleggerimento con una paratoia a ventola di maggiore altezza. Queste modifiche, pur nella loro specificità tecnica, convergono verso un unico obiettivo: rafforzare la capacità della diga di rispondere efficacemente alle sfide idriche del futuro, garantendo la disponibilità di una risorsa vitale per l’economia e la vita della comunità. L’esperienza maturata nell’affrontare l’emergenza idrica dell’anno precedente ha fornito un’ulteriore motivazione per accelerare i tempi e concentrare le risorse su interventi strutturali di questa portata.
Rilancio Diga Maccheronis: più acqua e sicurezza per il futuro.
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