Nel 2024, la Diocesi di Cagliari ha incassato dai fondi 8 per mille una somma significativa, superiore ai due milioni di euro, distribuita strategicamente tra attività di culto e pastorali (1.081.807,38 euro) e interventi di carità (1.029.502,66 euro). Questa ingente risorsa rappresenta un pilastro fondamentale per l’azione pastorale e l’assistenza sociale nella diocesi, destinata a sostenere le famiglie, spesso gravate da fragilità economiche e sociali, con un approccio che va oltre l’emergenza materiale, abbracciando supporto psicologico, accompagnamento genitoriale e percorsi di crescita personale.L’allocazione e l’utilizzo di questi fondi sono stati illustrati in un incontro con la stampa, durante il quale l’Arcivescovo di Cagliari, Monsignor Giuseppe Baturi – anche Segretario Generale della Cei – ha fornito un quadro storico che ne illumina la genesi. L’attuale sistema di finanziamento affonda le sue radici nel 1985, con la ratifica dell’accordo di revisione del Concordato del 1984 e del Protocollo addizionale dello stesso anno. Questo momento cruciale segnò la fine di un modello finanziario obsoleto, inadeguato alle esigenze emergenti di una Chiesa che evolve e di una società in trasformazione.La revisione concordataria fu il risultato di un intenso dialogo tra le istituzioni ecclesiastica e statale, culminato nella creazione di una commissione paritetica incaricata di elaborare una normativa organica che regolasse i beni ecclesiastici e gli impegni finanziari dello Stato. L’obiettivo primario era instaurare una cooperazione improntata alla trasparenza, all’equità e all’adesione ai principi evangelici e ai dettami del Concilio Vaticano II, promuovendo un rapporto più armonioso tra fede e ragione, tra spirito e temporalità.Analizzando la destinazione specifica dei fondi, emerge un quadro articolato di interventi a favore delle diverse realtà sociali presenti nel territorio diocesano. Un impegno considerevole è rivolto ai giovani, con iniziative di catechesi e formazione teologico-pastorale, per costruire un futuro basato sui valori del Vangelo. L’assistenza immediata ai più bisognosi assorbe una quota significativa, unitamente a progetti dedicati agli anziani, ai malati, ai detenuti e alle missioni, testimoniando la concretezza dell’impegno pastorale della Chiesa.Il sostegno alle parrocchie e le iniziative di edilizia di culto, insieme alle opere di carità, rappresentano un investimento nel tessuto sociale e spirituale della diocesi. Un capitolo a parte è dedicato al funzionamento degli uffici diocesani, attivi in diverse aree pastorali, e alla manutenzione degli immobili di proprietà ecclesiastica, garantendo la conservazione del patrimonio storico e artistico.L’impegno per la salvaguardia e la valorizzazione dei beni culturali, un patrimonio inestimabile per la comunità, riceve un impulso significativo grazie a questi fondi, con interventi mirati a chiese, locali di ministero, musei, archivi e biblioteche. La cura degli edifici di culto, la manutenzione della curia diocesana, il sostegno alle attività pastorali e la distribuzione di aiuti diretti a persone in difficoltà, completano un quadro di intervento capillare e diversificato, che riflette la missione evangelizzatrice e di servizio della Chiesa di Cagliari. L’allocazione strategica di queste risorse sottolinea l’importanza di un approccio olistico, che integri la dimensione spirituale, sociale ed economica, per rispondere in modo efficace alle sfide del presente e costruire un futuro di speranza e solidarietà.
2 milioni dalla 8 per mille alla Diocesi di Cagliari: sostegno a famiglie e comunità.
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