Il Cagliari si appresta ad affrontare una stagione calcistica 2025-26 che si preannuncia densa di sfide e cruciale per il futuro del club. Il calendario, strutturato in maniera strategica per ottimizzare l’alternanza tra partite casalinghe e trasferte, si apre con l’accoglienza della Fiorentina all’unisono di Sant’Elia, seguita immediatamente da un’ostica trasferta sul campo dei campioni d’Italia del Napoli. Il ciclo di incontri proseguirà con un’ulteriore sfida interna, questa volta contro il Parma, inaugurando un percorso che promette un equilibrio tra opportunità e difficoltà.La sequenza delle partite del girone di ritorno, come da consuetudine, divergerà da quella del girone di andata, una variabile che introduce imprevedibilità e richiede una gestione attenta delle energie e della concentrazione. Il calendario è interrotto da quattro pause dedicate alle rappresentative nazionali, fissate per il 7 settembre, il 12 ottobre, il 16 novembre e il 29 marzo 2026, momenti strategici per la riorganizzazione tattica e la valutazione delle prestazioni. L’ultima giornata del campionato, in programma il 24 maggio, vedrà i rossoblù impegnati in un altro importante confronto in trasferta, questa volta contro il Milan.”Abbiamo ottenuto un calendario equilibrato,” commenta il direttore sportivo Nereo Bonato. “A differenza della passata stagione, alterneremo gare interne e esterne con maggiore frequenza, evitando la concentrazione delle partite contro le squadre più quotate in periodi ristretti. Inizieremo comunque con un percorso impegnativo.” La prima parte del girone di andata si presenta particolarmente complessa, con l’incrocio con il Pisa in casa e la Cremonese in trasferta a chiudere il ciclo.Al di là della programmazione agonistica, la società si trova ad affrontare una fase di transizione cruciale. L’esonero di mister Nicola ha lasciato la panchina del Cagliari scoperta, innescando una corsa serrata tra due candidati principali: Paolo Vanoli, figura apprezzata per la promozione con il Venezia e per l’esperienza al Torino, e Fabio Pisacane, tecnico della Primavera, stimato per la vittoria della Coppa Italia e per la sua conoscenza del vivaio cagliaritano. Vanoli era stato inizialmente individuato come potenziale erede di Ranieri, ma la sua scelta di approdare al Torino aveva rimandato tale accordo. La sua gestione dei granata, pur solida, non ha pienamente soddisfatto le aspettative di una tifoseria spesso critica nei confronti del patron Cairo. La sua presunta intesa con il Parma complica ulteriormente la trattativa.La candidatura di Pisacane rappresenta un’alternativa interna, un volto noto al pubblico e un segnale di continuità con il percorso del vivaio. La sua precedente esperienza sulla panchina del Cagliari in Serie B, con una vittoria contro il Cosenza, testimonia il suo potenziale.La settimana prossima si preannuncia decisiva: la necessità di un mister in tempi brevi è impellente per affrontare congiuntamente con la società le delicate questioni tecniche ed economiche legate ai riscatti dei giocatori. In particolare, il futuro di Caprile, Piccoli e Adopo è in bilico, unitamente a un potenziale investimento, stimato in 24 milioni, destinato a rafforzare la rosa. L’intenzione del club è quella di acquisire a titolo definitivo sia il portiere che l’attaccante, mentre la questione legata al centrocampista sarà valutata in base alle evoluzioni del mercato e alle scelte del nuovo allenatore. La nomina del mister rappresenta quindi un tassello fondamentale per delineare il futuro del Cagliari.