Calo delle terapie intensive, stabile il numero dei ricoverati: bilancio dei primi 50 giorni di emergenza in Valle

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Cinquantesimo giorno di criticità sanitaria in Valle d’Aosta. Numeri alla mano l’unità di crisi dell’emergenza dell’Usl durante la conferenza stampa di mercoledì 15 aprile ha tirato un primo bilancio della situazione. Che è stata riassunta dal Presidente della Regione, Renzo Testolin, che ha esordito così: “Dopo una prima fase che si è evoluta in maniera importante, abbiamo raggiunto ora quello che in termini tecnici è il famoso plateau, il punto apicale ma non di discesa. Siamo di fatto in un momento di stasi”. E ha precisato come in questo momento, in ambito nazionale, le posizioni delle Regioni su come far ripartire le attività e allentare le restrizioni di isolamento siano piuttosto diverse. E come il momento richieda attenta valutazione da parte degli esperti onde evitare decisioni troppo avventate e che potrebbero compromettere i risultati si stabilità dei numeri raggiunti, non senza sacrifici. “La nostra sarà valutazione prudenziale, non dobbiamo farci prendere dalla voglia di accelerare delle situazioni. Stiamo cercando di capire tutti insieme quali possono essere i tempi giusti per allargare le maglie”. I numeri dicono molto. “Da inizio marzo ad oggi – ha sottolineato il dottor Luca Montagnani, coordinatore sanitario dell’ Unità di Crisi -i ricoveri si stanno stabilizzando ad un livello più basso. Questo dimostra che il picco è stato superato, ma il virus sta ancora circolando, anche se, grazie alle misure di restrizione,circola meno. In pratica le persone che hanno necessità di ricovero ospedaliero sono meno”. Anche i pazienti che necessitano di terapia intensiva i numeri stanno diminuendo. “Dopo la fase di picco che è arrivata a 27 pazienti, oggi sono scesi a 11″ ha precisato Montagnani. Che ha rimarcato:”Rimangono invece più o meno costanti i ricoverati nei reparti covid. Di fatto sono diminuiti i casi gravi, ma il numero dei pazienti ospedalizzati rimane quasi uguale: tanti ne escono e tanti ne entrano”. Il coordinatore ha parlato anche di indici di mortalità:”Sul fronte della mortalità il rapporto tra contagiati e morti in Valle è 12,4 appena sotto la media italiana che è di 12,8: quello che colpisce, da noi, è l’età media dei decessi che è di quasi 82 anni, per l’esattezza 81,9″. E, come ha fatto osservare la collega Laura Agostino di bobine.tv, nella nostra regione il numero dei decessi femminili è più elevato di quanto non lo sia nel resto del Paese (non esiste la medesima proporzione che esiste a livello nazionale tra uomini e donne). “Tra le attività che sono partite, e illustrate durante la conferenza stampa, c’è il Telemonitoraggio, attivato su 64 pazienti, 9 a domicilio e gli altri nelle micro di Pontey, Verrès e Valtournenche. Montagnani ha anche riferito sui tamponi fatti al personale sanitario, infermieri e oss :39 in ospedale, con 2 positivi totalmente asintomatici, e 29 sul territorio, con 6 positivi al virus. Il coordinatore della Protezione Civile, Pio Porretta, dal canto ha parlato di mascherine:” Continua la distribuzione in questi giorni di 50.000 mascherine chirurgiche ai comuni che si aggiungono alle 70.000 della settimana scorsa – ha detto -. Per il futuro ne abbiamo già acquisite altre 150.000, sempre chirurgiche, che andranno ancora ai comuni”

Vediamo nel dettaglio alcuni punti affrontati durante la conferenza stampa

Attività previste dal DPCM 10 aprile – Cantieri

Il Presidente della Regione ha voluto riprendere il DPCM 10 aprile 2020, per quanto attiene le attività dei cantieri. In particolare ha ricordato che l’allegato 3 del Decreto elenca i codici ATECO riferiti alle attività consentite, legate al mondo dell’edilizia.

Per quanto riguarda la classe F (costruzioni) della classificazione ATECO sono consentiti esclusivamente i seguenti codici:

Con riferimento al Codice 43 (lavori di costruzione specializzati) sono consentiti soltanto i seguenti sottocodici.

Testolin ha inoltre aggiunto che il DPCM autorizza anche le attività codice 2-Utilizzo aree forestali e codice 81.3-Cura e manutenzione del paesaggio con esclusione dell’attività di realizzazione.

I dati della situazione emergenza COVID

Nel 50esimo giorno di gestione dell’emergenza da parte dell’Unità di crisi, prosegue l’attività sanitaria legata all’accertamento dei casi di persone positive al Coronavirus Covid-19.

I dati aggiornati alle ore 15 di oggi, mercoledì 15 aprile, riferiscono che, nelle ultime 24 ore, il Laboratorio dell’Ospedale Parini di Aosta e quelli fuori Valle (tra i quali l’Istituto Zooprofilattico di Torino) hanno esaminato 168 tamponi11 dei quali sono risultati positivi. Sulla base di questi dati, comunicati dall’Azienda sanitaria della Valle d’Aosta, il numero delle persone per cui vi è stato un riscontro di positività al Coronavirus è di 958. Attualmente i positivi sono 669, mentre 169 (12 più di ieri) sono i guariti e 120 i clinicamente guariti.

I decessi a oggi sono 120. L’età media dei decessi è di 82 anni.

A livello regionale sono stati finora effettuati complessivamente 3.894 tamponi, il 3,09 per cento della popolazione valdostana.

I pazienti Covid+ ricoverati sono 10473 all’Ospedale Parini (di cui 11 in terapia intensiva) e 31 all’Isav di Saint-Pierre.

Sono 3126 le procedure per quarantena obbligatoria o isolamento domiciliare.

Montagnani, come accennavamo prima, ha comunicato che è cominciato lo screening sul personale sanitario ospedaliero e del territorio. “Sono, quindi, cominciati i test, tramite tampone, su infermieri e OSS, i più esposti al contagio – come ha dichiarato il Coordinatore sanitario -. Ad oggi sono stati eseguiti 39 tamponi, 2 i referti positivi su personale ospedaliero asintomatico. Sul territorio, 6 i positivi a seguito di 29 persone controllate. Dati questi che ancora una volta ci dicono come questo sia un virus subdolo. L’unica raccomandazione è : state a casa perché non è ancora finita. La strategia che abbiamo deciso di seguire per i tamponi sul personale sanitario è quella che, partendo dal presupposto che i pazienti vengono prima, verrà sottoposto al test tutto il personale presente nei reparti no Covid, per permetterci una riapertura più serena delle normali prestazioni sanitarie che offre il Parini. Così sarà sul territorio

A Ollignan in isolamento i pazienti COVID che non possono rientrare al domicilio

Sono al momento 4 i pazienti Covid positivi che sono ospitati nella strutture della Fondazione Ollignan di Quart, messa a disposizione dell’Unità di crisi per permettere l’isolamento a coloro che hanno contratto il virus e che non possono restare al proprio domicilio. I pazienti possono contare della presenza h24 di un infermiere e del monitoraggio sanitario costante da parte del gruppo Usca, Unità sanitaria creata per l’assistenza sul territorio. 

La struttura di Quart potrà ospitare fino a 20 pazienti, ospitati in stanze singole con bagno, e che hanno a disposizione ampi spazi esterni.

Terapia domiciliare

Sono 64 i pazienti delle microcomunità di Pontey, Verrès e Valtournenche che sono seguite in terapia domiciliare attraverso il nuovo progetto di telemonitoraggio, utilizzato anche a domicilio per 9 persone. Montagnani ha precisato che questo nuovo procedimento permette di intervenire precocemente su eventuali sviluppi della patologia ed è, quindi, una maniera efficace e sicura per gestire a distanza i malati che possono comunque rimanere al proprio domicilio.

Volontari per la gestione dell’emergenza

La Conferenza stampa è stata anche l’occasione per fare una fotografia del mondo del volontariato che da vicino si sta occupando dell’emergenza.  In particolare, Pio Porretta ha specificato che i volontari impegnati sono in totale 680, di questi 151 della Protezione Civile Regionale, 182 della Croce Rossa Italiana, 63 Vigili del Fuoco e 284 dell’Anpas.

I volontari che lavorano sul territorio si occupano di:

  • gestione tende pre-triage
  • gestione ospedale da campo area telecabina Aosta-Pila
  • consegna DPI alle varie strutture sparse sul territorio
  • presa e trasporto dei DPI da fuori regione
  • presa e trasporto di farmaci dall’estero
  • consegna spese alimentari e pasti a domicilio
  • consegna pasti ai soccorritori impegnati in servizio e agli ospiti della Fondazione Ollignan  

Dopo aver ringraziato tutto il personale volontario, il Direttore della Protezione civile ha annunciato che nei prossimi giorni saranno assegnate ai comuni altre 50 mila mascherine chirurgiche. Una fornitura che fa seguito a quella di 70 mila della scorsa settimana.

Servizi sociali e Servizi rivolti a persone disabile e alle loro famiglie

A seguito della situazione di emergenza sanitaria è stato necessario riorganizzare l’attività dei servizi sociali, al fine di garantire la prosecuzione degli interventi.

Nello specifico l’accesso al servizio sociale è possibile in via telefonica e telematica tramite gli sportelli per le nuove situazioni e per le emergenze e le assistenti sociali operanti sul territorio per le situazioni già conosciute.

Queste ultime effettuano, su tutte le situazioni in carico, monitoraggi attraverso colloqui telefonici, con l’obiettivo di supportare nella fase di isolamento sociale gli individui in situazione di fragilità, rilevando le eventuali criticità e attivando nel caso le risorse socio-sanitarie adeguate, in sinergia con gli Enti locali, le associazioni di volontariato, il terzo settore.

Sono state individuate modalità di intervento agili ed efficaci per affrontare le problematiche emergenti e garantire risposte immediate, quali l’attivazione dei pacchi alimentari o l’erogazione di sostegni economici, anche in collaborazione con la Caritas diocesana.

Stanno anche proseguendo le attività, anche di tipo amministrativo, collegate alle pratiche di assistenza economica.

Particolare attenzione è stata posta nella rimodulazione dei servizi assistenziali a domicilio erogati alle persone anziane, e nel supporto ai familiari degli utenti inseriti in strutture assistenziali, che hanno dovuto interrompere i contatti con i loro congiunti, nonché ai familiari di persone disabili e minori che usufruiscono di servizi diurni al momento sospesi.

Viene garantito il supporto e l’assistenza alle persone con disabilità e alle loro famiglie durante lo stato di emergenza dovuto alla pandemia di COVID-19, in sinergia con la Protezione Civile, tramite la collaborazione tra Coordinamento Disabilità Valle d’Aosta – CO.DI.VdA, Cooperativa sociale C’era l’Acca, Dipartimento politiche sociali e strutture ad esso afferenti. Tale collaborazione ha permesso di mantenere un contatto costante con le famiglie delle persone con disabilità per monitorare le diverse situazioni, rilevare eventuali criticità e diffondere informazioni utili.

A breve sarà operativa una piattaforma per le attività a distanza per rendere possibile maggiori contatti con le persone con disabilità e le loro famiglie. L’obiettivo è di creare occasioni di incontro virtuali per svolgere attività con le persone con disabilità.

Prima infanzia e servizi per minori

I servizi per la prima infanzia (0-3 anni), quali nidi d’infanzia, garderie, e i servizi educativi in contesto domiciliare (tate familiari) mantengono, attraverso la messaggistica WhatsApp, contatti costanti con le famiglie, per il sostegno delle stesse e dei loro bambini, offrendo continuità di affetti con le educatrici e con i compagni, per non interrompere gli apprendimenti in fase di acquisizione.

Il lavoro di sostegno che svolgono i servizi per la prima infanzia avviene attraverso proposte di gioco, foto, saluti, sorrisi, racconti, filastrocche, canzoni, ecc. Si cerca, inoltre, di aiutare le famiglie a ricreare una struttura della giornata, che è rassicurante per i bambini che non hanno ancora la cognizione del tempo, per creare quindi normalità, organizzando i ritmi del sonno, dei pasti, delle attività strutturate e dei contatti con amici e familiari.

In materia di tutela minori, l’Ufficio minori sta garantendo il coordinamento del servizio sociale a livello tecnico- organizzativo: i servizi sociali territoriali, seppur rimodulando il proprio operato a seguito delle restrizioni e delle cautele stabilite sia a livello nazionale che regionale, assicura la propria presenza ai nuclei seguiti nonché le attività richieste da specifici provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria. Gli operatori, infatti, attraverso il contatto telefonico o tramite videochiamata, provvedono al monitoraggio e al supporto delle situazioni in carico, così come il raccordo con gli altri servizi eventualmente coinvolti sul caso.

In merito ai servizi per minori, l’assistenza domiciliare educativa mantiene il contatto con i minori e le famiglie in carico attraverso videochiamate, videoconferenze e colloqui telefonici; allo stesso modo il servizio di incontri protetti assicura la continuità del proprio operato a favore di minori e i loro genitori interessati da provvedimenti giudiziari attraverso video chiamate e contatti telefonici di sostegno.

L’Ufficio Minori rimane in costante contatto con i coordinatori delle strutture residenziali per minori e giovani adulti, per assicurare lo svolgimento di tutte le attività a tutela degli stessi così come la gestione di contatti con i genitori attraverso i sistemi informatici.

Pronto intervento sociale e informazione e assistenza

Il servizio sociale, inoltre, al fine di implementare l’attività di pronto intervento sociale, opera anche in collaborazione con la Protezione Civile e l’Ordine degli assistenti sociali della Valle d’Aosta, attraverso un numero verde (800 122 121), attivo tutti i giorni dal lunedì alla domenica dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 16.30, finalizzato a garantire sostegno assistenziale e sociale alle persone più fragili in merito alla situazione emergenziale.

Il servizio fornisce le informazioni richieste ed eventualmente attiva il servizio sociale professionale per la necessaria presa in carico della situazione di bisogno.

Il numero  verde è uno strumento importante anche per il territorio, in particolare ai Sindaci, ai medici di medicina generale e al servizio di supporto psicologico.

Nell’ambito del progetto FAMI Vivere in Valle d’Aosta viene anche garantita a distanza l’attività didattica, il supporto allo studio e la mediazione scolastica. Le attività di sportello si sono tramutate in consulenze e supporto telefonico per garantire il servizio in un momento di criticità diffusa.

Viene, inoltre, garantita la diffusione di informazioni sull’emergenza sanitaria per i cittadini stranieri, mediante traduzioni di documentazione.

Violenza di genere: garantito il servizio di accoglienza e ascolto

Il Centro antiviolenza di Aosta, ha temporaneamente chiuso la sua sede operativa, ma lo stesso continua a garantire il servizio di accoglienza e ascolto attraverso il numero 344/0789888, attivo tutti i giorni dalle ore 8.00 alle ore 20.00, anche attraverso la modalità di messaggistica con l’applicativo Whatsapp.

Per situazioni particolari e specifiche, è prevista la possibilità di attivare colloqui in presenza, nel rispetto delle misure indicate dalla normativa ministeriale.

È attiva anche la casella di posta elettronica dedicata, cdvaosta@libero.it, alla quale è possibile inviare messaggi.

Le informazioni sono disponibili anche attraverso i social media (pagina Facebook @centrodonneviolenzaaosta), e sul sito internet www.centrocontrolaviolenza-ao.it.

Rimane attivo anche il numero verde nazionale anti-violenza e stalking “1522”, disponibile tutti i giorni h 24, che presta supporto e assistenza.

Volontari per la gestione dell’emergenza

La Conferenza stampa è stata anche l’occasione per fare una fotografia del mondo del volontariato che da vicino si sta occupando dell’emergenza.  In particolare, Pio Porretta ha

Controlli delle Forze dell’Ordine

Ieri, martedì 14 aprile, le persone controllate da parte delle forze dell’ordine sono state 1219 e 88 gli esercizi commerciali. Non vi sono state denunce. Mentre vi sono state 22 persone sanzionate.

Dall’inizio dell’emergenza i controlli sono stati 35 mila 493, 665 le sanzioni e 2 le denunce da parte di Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Corpo forestale della Valle d’Aosta e Polizie locali, che in questa emergenza possono contare anche sul supporto del Corpo di sorveglianza del Parco nazionale Gran Paradiso, che è stato inserito all’interno del sistema di protezione civile nazionale.

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