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venerdì 24 Ottobre 2025

Aula Capobianco: Memoria, Scienza e il Museo del Calcolo

L’eredità intellettuale di Giovanni Capobianco, figura cardine del Dipartimento di Bioscienze e territorio dell’Università del Molise, continuerà a risplendere in un’aula dedicata alla sua memoria.

La cerimonia di intitolazione, fissata per il primo ottobre alle ore 10 presso la sede di Pesche (Isernia), celebra un accademico che ha incarnato l’impegno universitario con dedizione, passione e una profonda competenza, lasciando un’impronta indelebile nella crescita e nell’affermazione dell’Ateneo molisano, sia a livello nazionale che internazionale.
Capobianco non fu semplicemente un docente; fu un ponte tra generazioni di studenti, un mentore instancabile e un ricercatore prolifico, la cui attività ha contribuito significativamente alla costruzione di un solido tessuto scientifico regionale.
La sua visione, orientata all’innovazione e all’eccellenza, ha stimolato la ricerca e ha favorito la collaborazione tra i diversi ambiti disciplinari.

L’intitolazione dell’aula non si limita a un mero omaggio commemorativo.

Essa assume un valore aggiunto ancor più significativo con l’istituzione del ‘Museo delle Macchine del Calcolo’.
Questo spazio museale, strategicamente collocato all’interno dell’aula dedicata a Capobianco, rappresenta un’iniziativa culturale di grande importanza per l’Ateneo e per il territorio.
Il museo non si propone come una semplice esposizione di oggetti obsoleti, bensì come un vero e proprio viaggio nella storia del pensiero computazionale, dalla meccanica celeste alla rivoluzione digitale.

Attraverso la conservazione e la valorizzazione di strumenti e testimonianze, il museo intende illustrare l’evoluzione del calcolo, dall’ingegno dei primi calcolatori meccanici, testimoni di un’epoca in cui la logica era intrinsecamente legata al movimento degli ingranaggi, alle prime macchine elettroniche che hanno inaugurato l’era dell’informatica.

L’iniziativa mira a stimolare la curiosità e l’interesse verso le scienze digitali, soprattutto tra i giovani, promuovendo una comprensione più profonda del ruolo cruciale che il calcolo ha avuto e continua ad avere nel progresso scientifico, tecnologico e sociale.
Il Museo delle Macchine del Calcolo diviene, dunque, un luogo di incontro tra passato e futuro, un invito alla riflessione sulle implicazioni etiche e sociali dell’intelligenza artificiale e delle nuove tecnologie, un vero e proprio omaggio all’eredità intellettuale di Giovanni Capobianco, che ha sempre incoraggiato i suoi studenti a guardare al futuro con spirito critico e innovativo.

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