sabato 13 Settembre 2025
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Molise, mobilità sanitaria in equilibrio: un saldo positivo di 3,2 milioni.

Il Molise si distingue nel panorama sanitario italiano come una regione con una dinamica di mobilità sanitaria relativamente equilibrata, come evidenziato dai recenti dati 2023 pubblicati dall’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (Agenas).

A fronte di un quadro nazionale spesso caratterizzato da flussi migratori sanitari squilibrati, il Molise presenta un saldo economico positivo, con un ammontare di circa 3,2 milioni di euro, posizionandosi tra le sette regioni che mostrano questa peculiarità.

L’analisi dei dati, dettagliatamente disponibili nel portale statistico Agenas, svela un interessante rapporto tra mobilità attiva (pazienti che si spostano fuori regione per cure) e passiva (pazienti che si rivolgono a strutture sanitarie esterne).

Questo equilibrio, lungi dall’essere un dato anomalo, riflette probabilmente una combinazione di fattori che meritano un’attenta riflessione.
Il dato più significativo è l’indice di attrazione verso il settore privato accreditato, che si attesta all’81,41%.
Questo valore indica che una porzione preponderante dei pazienti molisani, per la maggior parte dei casi, preferisce (o necessita) di usufruire di servizi sanitari offerti da strutture private convenzionate.

Parallelamente, il settore pubblico si posiziona con un indice del 18,59%, suggerendo una minore capacità di soddisfacimento delle esigenze sanitarie nella rete pubblica, o una percezione, da parte dei pazienti, di una minore qualità o accessibilità dei servizi offerti.

In termini economici, i ricavi complessivi generati dalla mobilità sanitaria ammontano a circa 55,9 milioni di euro.

La stragrande maggioranza (49,5 milioni) deriva dai servizi erogati dal privato accreditato, mentre il settore pubblico contribuisce con 6,4 milioni di euro.

Tuttavia, è cruciale analizzare i costi associati a questa mobilità.

La mobilità passiva, ovvero i costi sostenuti per i pazienti provenienti da altre regioni che si rivolgono alle strutture sanitarie molisane, ammonta a circa 52,7 milioni di euro.

Di questi, 28,7 milioni sono destinati al privato accreditato e 24 milioni al settore pubblico, sottolineando la rilevanza economica del flusso di pazienti esterni.

Il saldo positivo di 3,2 milioni di euro, pur indicando una situazione apparentemente florida, non deve celare alcune riflessioni critiche.
L’elevato grado di dipendenza dal settore privato accreditato solleva interrogativi sulla sostenibilità a lungo termine del sistema sanitario regionale e sulla potenziale necessità di rafforzare l’offerta pubblica per garantire una maggiore equità nell’accesso alle cure.

Un’analisi più approfondita delle motivazioni che spingono i pazienti a rivolgersi al privato, come ad esempio tempi di attesa, specializzazioni mediche o qualità percepita, potrebbe fornire indicazioni utili per orientare le politiche sanitarie regionali e ottimizzare l’allocazione delle risorse.

Infine, è fondamentale monitorare attentamente l’andamento dei costi della mobilità passiva, valutando l’impatto economico sull’intera regione.

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