La conclusione dell’anno scolastico si avvicina, segnando un momento delicato per le istituzioni educative e le famiglie. In Molise, un’apparente ambiguità contenuta in una recente delibera della Giunta regionale (Calendario Scolastico 2024-2025) sta generando incertezza circa la data effettiva di conclusione delle attività didattiche nei gradi dell’infanzia.Il documento ufficiale, apparentemente diretto a definire un quadro temporale preciso, presenta una dissonanza: vengono indicate due date potenzialmente conclusive, il venerdì 28 giugno (con un errore di trascrizione che lo indica erroneamente come sabato) e il lunedì 30 giugno. Questa discrepanza, apparentemente minore, riflette una più ampia difficoltà nel coordinare le esigenze amministrative con le realtà operative delle scuole.Si presume che si tratti di un errore formale, una svista nella redazione del testo che però, di fatto, non fornisce una risposta univoca alla domanda cruciale: quale sarà l’ultimo giorno di scuola? Questa ambiguità, lungi dall’essere una mera questione burocratica, incide direttamente sulla programmazione delle attività, sulla gestione del personale docente e ATA, e sull’organizzazione delle famiglie.Diverse interpretazioni emergono tra gli operatori scolastici. Alcuni, facendo riferimento a prassi consolidate e a comunicazioni preliminari, propendono per il 28 giugno come data di chiusura. Altri, più cauti, suggeriscono di attendere chiarimenti ufficiali, sospendendo di fatto qualsiasi azione definitiva fino a quando non sarà fornita una data certa. Questa divisione di opinioni sottolinea la necessità di una comunicazione più trasparente e tempestiva da parte delle autorità regionali.L’episodio solleva anche interrogativi più ampi sulla governance del sistema scolastico regionale. L’incertezza sulla data di chiusura, apparentemente secondaria, è il sintomo di una potenziale mancanza di coordinamento tra gli uffici regionali e le istituzioni scolastiche sul campo. Un calendario scolastico, per essere realmente utile, deve essere frutto di una consultazione ampia e condivisa, tenendo conto delle specificità dei diversi ordini e gradi di istruzione. Inoltre, l’episodio mette in luce l’importanza cruciale della comunicazione nel contesto educativo. Una comunicazione poco chiara o contraddittoria può generare confusione, ansia e frustrazione tra gli addetti ai lavori e le famiglie, minando la fiducia nel sistema scolastico. La trasparenza e la tempestività delle comunicazioni sono elementi essenziali per garantire un ambiente educativo sereno e efficiente.
Scuola Molise: Data di chiusura incerta, famiglie in attesa.
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